Morto Beppe Modenese: ha reso Milano la città della moda

Manager, imprenditore, promotore del Made in Italy, ha dato l'impulso alle sfilate a Milano

Addio a Giuseppe Modenese

Addio a Giuseppe Modenese

Milano, 22 novembre 2020 - E' morto ieri notte Beppe Modenese, manager, imprenditore, promotore del Made in Italy. Modenese avrebbe compiuto 93 anni tra pochi giorni, il 26 novembre. Per decenni a capo della Camera Nazionale della Moda;, di cui era rimasto presidente onorario, aveva ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, che lo aveva eletto come ambasciatore della moda italiana. Per il suo ruolo di stratega dell'immagine del Made in Italy nel mondo e sul campo si era guadagnato i soprannomi di "primo ministro italiano del fashion", "ministro dell'eleganza". Fu lui a dare impulso alle sfilate di Milano, trasformando il capoluogo lombardo nella capitale del fashion

"Ha contribuito come nessun altro alla nascita del fashion system italiano e ha guidato, con straordinaria capacità visionaria e prezioso spirito pragmatico la costruzione di un sistema, l'affermazione di Milano come capitale della moda, incoraggiando nuovi talenti - ha ricordato il  presidente della Camera della moda italiana, Carlo Capasa -. È stato giustamente chiamato il 'primo ministro della moda italiana e ha definito i contorni di un sistema unico al mondo. Oggi perdiamo una figura di riferimento e un'icona, molti di noi perdono anche un amico generoso". Anche l'assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design di  Milano, Cristina Tajani, ha espresso cordoglio per la scomparsa: "Con Beppe Modenese si spegne un padre del 'Made in Italy' e un vero ambasciatore della moda e dello stile in tutto il mondo". 

Modenese era nato ad Alba (Cuneo) il 26 novembre 1927, dove ha abitato fino al 1979. Comunicatore, organizzatore di eventi per la moda e nella moda e, per passione, creatore di una collezione di gioielli per Faraone, Giuseppe "Beppe" Modenese ha applicato alle esigenze di ribalta degli stilisti, che stavano fortemente emergendo a Milano nella seconda metà degli anni '70, la lezione imparata dall'imprenditore Giovanni Battista Giorgini a Firenze, con cui collaborò per la promozione della moda italiana con la storica sfilata presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti nel 1952: un solo centro di sfilate in modo da non sottoporre compratori e giornalisti a impervie sfacchinate da un luogo all'altro della città e soprattutto nella convinzione che il 'tutti insieme', seppure in sfilate non collettive ma individuali, avrebbe dato forza all'immagine del prêt-à-porter italiano

In alleanza con l'Associazione Industriali dell'Abbigliamento, Modenese si batté per quest'idea. Sono nati così, in un padiglione della Fiera di Milano, il Modit e il Centro Sfilate che, nel decennio '90, organizzato dalla Camera della Moda di cui dal 1998 Modenese era presidente onorario, è diventato Milano Collezioni. Quell'idea è stata vincente. Modenese ha tenuto per mano molti stilisti al debutto, soprattutto quando esordivano negli Stati Uniti: tra di essi Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che individuò giovanissimi nel 1985 e invitò a sfilare a Milano Collezioni. Modenese ha ricevuto, per particolari benemerenze, nel 1985, dal presidente del Consiglio dei Ministri l'onorificenza di Cavaliere, nel 1987 quella di Ufficiale e nel 2002 l'onorificenza di Commendatore della Repubblica. Nel 1994 ha ricevuto dal Comune di Milano l'Ambrogino d'Oro, nel 1999 dalla Regione Lombardia 'La Rosa Camuna'. Nel 2002 la signora Franca Ciampi gli ha consegnato 'La Lupa Capitolina'. La Regione Puglia gli ha conferito l'Onorificenza alla Carriera del Sigillo d'Oro di Federico II.

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