Batman abita a Corbetta: "Ho seguito la mia passione"

Marco Balzarotti da quasi trent’anni è la voce ufficiale del supereroe "Come ho fatto? Non c’è nessun segreto o potere speciale"

Marco Balzarotti, classe 1961, dal 1992 è la voce italiana di Batman

Marco Balzarotti, classe 1961, dal 1992 è la voce italiana di Batman

A Corbetta abita un supereroe. Si chiama Marco Balzarotti, classe 1961, ed è, dal lontano 1992, la voce italiana di Batman in versione cartoon e videogame. Uno dei doppiatori italiani più apprezzati. Insomma, un vero supereroe.

Marco, come è diventato la voce di Batman?

"Beh, ormai è davvero una vita che doppio BruceBatman. Ho partecipato a un provino della Warner USA e sono piaciuto. Così è cominciata la mia avventura in compagnia di Bruce Wayne, in arte Batman".

Dal magentino a Gotham City, un bel salto…

"Onestamente non ci ho mai pensato. Ho semplicemente seguito la mia passione, tutto qui. Non c’è nessun segreto o potere speciale".

Intanto sono quasi 30 anni…

"Detta così suona male (ride, ndr). Guarda, i suoi valori sono rimasti sempre gli stessi. Sicuramente, in tutto questo tempo, è cambiato, soprattutto nel disegno ma, alla fine, è sempre Batman. Ovviamente, il target finale influisce sempre. Se parliamo del Batman di una serie animata per bambini, è più edulcorato rispetto a una versione dell’Uomo Pipistrello per grandi".

I fan la considerano l’unico e vero Batman. Che effetto le fa?

"Ovviamente mi fa piacere. Fa un certo effetto, per me è un vero onore e davvero un privilegio essere questo iconico personaggio da così tanti anni".

Lei è uno dei doppiatori italiani più noti. Oltre a Batman, ha doppiato tantissimi personaggi animati. C’è qualcuno che le è piaciuto particolarmente?

"Essendo spesso un personaggio del bene, sono affascinato dai personaggi cattivi. Mi sono divertito ad interpretare Shredder, il cattivo della serie animata delle Tartarughe Ninja. Anche ultimamente sto dando la voce ad alcuni personaggi del mondo anime piuttosto curiosi e particolari. Come, ad esempio, Kenpachi Zaraki di Bleach".

Come è il suo rapporto con le fiere? Ama stare sotto i riflettori?

"Assolutamente no. Faccio una battuta ma neanche tanto: essendo una voce nell’ombra, come Batman, non ha molto senso che mi faccia vedere troppo. A parte le battute, sono un po’ un orso e non sono un grande frequentatore di fiere del settore".

C’è ancora qualcosa che la preoccupa prima di entrare in sala?

"No, non direi. Per me è sempre stato come andare in bicicletta. Una volta imparato, si va quasi in automatico".

In questo momento c’è un progetto al quale tiene particolarmente?

"Sono molto contento che Il buio del giorno, film del regista Fabrizio La Monica, con gli effetti del maestro Sergio Stivaletti, è finalmente pronto, è stato un progetto davvero molto interessante".

 

 

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