Preso il capo della baby gang alla Barona, era un 19enne marocchino

Milano - Il capo della gang era un diciannovenne marocchino con precedenti per rapina e rissa: è stato lui, la notte del 27 settembre 2020, a picchiare un coetaneo italiano in piazza XXIV Maggio, provocandogli danni permanenti per deficit uditivo. Il ragazzo è stato arrestato sabato dagli agenti dell'Investigativa del commissariato Ticinese, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del pm Francesca Crupi: quando i poliziotti sono entrati in casa per notificargli la misura e portarlo in cella, è scoppiato a piangere.

Era lui, secondo le indagini dei poliziotti coordinati dalla dirigente Anna Bruno, a guidare il branco di una decina di ragazzi (sei gli altri indagati, di cui tre maggiorenni e tre minorenni) che provocava le vittime con il pretesto della sigaretta e poi le aggrediva: il giudice ha contestato al marocchino anche un'aggressione ai danni di un ragazzo filippino avvenuta in viale Famagosta la sera del 3 settembre scorso. Per quanto riguarda il raid di piazza XXIV Maggio, il gruppo è entrato in azione attorno all'una: il diciannovenne ha colpito con violenza il coetaneo, lasciandolo a terra privo di sensi; poi gli ha anche portato via il cellulare.

Anche un altro ragazzo è stato picchiato da un altro componente del branco (incensurato, ora sottoposto all'obbligo di dimora), riportando però ferite meno gravi. Sono stati alcuni passanti ad accorgersi dell'italiano a terra e a dare l'allarme a una Volante di pattuglia in zona. Poi sono scattate le indagini del commissariato Ticinese, che hanno ricostruito l'accaduto grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini riprese da una telecamera. Stando a quanto risulta, i presunti componenti della baby gang sono tutti residenti in zona Barona; del gruppo fanno parte anche due ragazze, una diciottenne e una diciannovenne, entrambe denunciate.