Appello di Aned: scade l’affitto dateci una mano

Un archivio ricco e ricercato che raccoglie le storie di più di 10mila deportati con volti, storie, fotografie, parole. Che, entro la fine dell’estate rischia di dover traslocare. Scadrà il 31 agosto il contratto di affitto della sede che l’Aned occupa ormai da molti decenni in via dei Giardini. Per questo, il presidente Alessandro Padovani insieme a tutto il direttivo ha lanciato un appello a istituzioni e politica. "L’assemblea dei soci ha espresso forte preoccupazione perché in quel luogo, oltre a svolgere la normale attività, lavora un gruppo di ricerca, fino a qualche mese fa diretto da Peppino Valota, che ha prodotto libri, pubblicazioni importanti e ha una biblioteca e un archivio con materiali di grande interesse e in alcuni casi unici".

Quella di via dei Giardini è la casa dei deportati dal 1977. E la sezione di Sesto-Monza dell’Aned si configura come un’importante istituzione di valore nazionale che in 20 anni di attività ha raccolto i nomi e le storie di oltre 11mila deportati politici nei campi di concentramento. L’assemblea del sodalizio nei giorni scorsi ha così dato mandato al presidente Padovani e al direttivo "di percorrere tutte le strade per avere o la conferma della sede di via Giardini o comunque nuovi locali all’altezza della realtà e delle esigenze". Appena insediata, l’amministrazione aveva inviato delle lettere di fine locazione, intimando a tutte le associazioni della via di liberare i locali. Ne era nata una mobilitazione cittadina, con anche un ricorso al Tar, che si era risolto nel 2019 in nulla di fatto perché "improcedibile". Tuttavia, il Comune era tornato parzialmente indietro, comunicando che i contratti fossero validi e in vigore ma che a scadenza, sarebbero stati disdettati invitando le associazioni a prendere contatti per tempo con gli uffici per una diversa collocazione. Alcune onlus, da sole o con il municipio, hanno trovato altra casa, mentre Aned e Ventimilaleghe sono rimaste nella sede storica. La.La.