Albairate, importano carburante abusivamente: 10 persone finiscono nei guai

La Guardia di finanza ha sequestrato 2,8 milioni di euro per accise e imposte evase dalla banda di malviventi

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Un 34enne di Albairate è finito in carcere insieme ad altre persone per una truffa legata alla commercializzazione di prodotti petroliferi. A scoprire il traffico illecito sono state le Fiamme Gialle di Bergamo, che hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone accusate di associazione a delinquere. Si tratta di una vera associazione accusata di illecita importazione nel territorio italiano di oli lubrificanti e altri carburanti. Tra le persone destinatarie del provvedimento di arresto anche 5 soggetti di nazionalità polacca, per i quali è stata intrapresa la procedura di rintraccio.

La guardia di finanza ha sequestrato 2,8 milioni di euro, corrispondenti al profitto del reato determinato dalle imposte sulla produzione e sui consumi e dalle accise evase su questi prodotti commercializzati illecitamente. Oltre 195mila litri di carburante sottoposto a sequestro sono stati destinati ai vigili del fuoco di Bergamo, Milano e Lecco e utilizzati per rifornire i mezzi di soccorso. Durante le perquisizioni sono stati messi i sigilli su 17 tir utilizzati per trasportare i prodotti petroliferi di contrabbando. A finire in carcere a Bergamo è stato un 54enne residente a Carobbio degli Angeli, ritenuto il capo e promotore dell’organizzazione, un 57enne di Gorlago, un 51enne di Trezzano sul Naviglio con precedenti per ricettazione, truffa, associazione a delinquere per clonazione di carte di credito, un 62enne di Meda già indagato per bancarotta, frode fiscale, truffa, riciclaggio e falso in bilancio e un 34enne di Albairate.Christian Sormani

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