Al Quasimodo fa ancora freddo Gli studenti disertano le lezioni

Nelle aule temperature fra i 14 e i 15 gradi. Dopo la protesta di martedì ieri i ragazzi hanno scioperato

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di Graziano Masperi

Si sta per concludere una brutta settimana per gli studenti del liceo Classico Salvatore Quasimodo di Magenta. Dopo la parentesi di mercoledì con l’incontro al teatro Lirico dove Achille Lauro ha intrattenuto i ragazzi facendo passare in secondo piano tutti i problemi, ieri mattina gli alunni di alcune classi sono rimasti nei corridoi in segno di protesta. Aule troppo fredde per fare lezione. Temperature tra i 14 e i 15 gradi non possono garantire serenità agli studenti e nemmeno ai docenti. Uno sciopero vero e proprio quello di ieri a differenza di quanto accaduto martedì scorso, quando in maniera compatta una classe ha preferito rimanere a casa. A causare il disagio sono una serie di problematiche che si sono accavallate. Non solo rispetto del decreto per il risparmio energetico che impone temperature non elevate. Ma anche problemi in un paio di caloriferi che rendevano un’aula decisamente più fredda delle altre.

Evidentemente però ci sarebbe dell’altro se ieri la protesta degli studenti si è estesa e ha coinvolto anche gli alunni di altre classi. Le temperature inizialmente pare fossero normali, ma poi si sarebbero repentinamente abbassate. E così tutti in corridoio con i plaid. Non tutto l’istituto ha scioperato, ma soltanto l’ala est dove c’è il Classico. Tutto si è svolto regolarmente nella sezione dove ci sono le aule di scienze umane.

Alla fine i ragazzi sono rimasti in corridoio per tutta la mattinata. Chi aveva delle interrogazioni programmate ha adempiuto, comunque, al suo dovere. Naturalmente l’auspicio è che quella di ieri sia stata l’ultima forma di protesta eclatante e si possa finalmente tornare alla normalità. Da Città Metropolitana però assicurano: "Venerdì abbiamo in programma un intervento su due caloriferi intasati e sulla perdita nel bagno. Crediamo che tutto si risolverà nel giro di breve tempo e senza ulteriori problemi per alunni e docenti. Ci arrivano segnalazioni allarmistiche, ma non crediamo che si debba parlare di una situazione preoccupante".

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