Agenzie viaggi fallite o insolventi. E i voucher Covid? Carta straccia

L’amara sorpresa per chi cerca di riprogrammare vacanze saltate causa pandemia e già pagate

Il turismo si sta riprendendo dopo due anni di stop dovuto alla pandemia

Il turismo si sta riprendendo dopo due anni di stop dovuto alla pandemia

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Milano, 16 maggio 2022 - ​L’agenzia di viaggi è finita in liquidazione, primo passo per il fallimento. E i voucher rimasti in tasca ai clienti, per riprogrammare le vacanze già pagate e annullate per colpa della pandemia, rischiano di diventare carta straccia. Una beffa per chi si era affidato alle tante agenzie turistiche che, colpite da un generale calo del 70% del fatturato, sono rimaste con le casse vuote e hanno chiuso i battenti. Sul tavolo di Federconsumatori Milano è arrivato il caso emblematico di un milanese con un voucher da tremila euro impossibile da utilizzare, perché l’agenzia con sede in via Enrico Besana è finita in liquidazione: il fatturato è passato infatti da 5,7 milioni nel 2019 a poco più di 1,1 milioni nel 2020. Una stangata, dovuta alle restrizioni agli spostamenti e al blocco del turismo, comune a tutto il settore, dalla quale la società non si è più ripresa. "L’agenzia ha emesso voucher per tutto il periodo in cui non ha prestato attività – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano – ora si è messa in liquidazione e quindi, di fatto, tutti quelli che avevano i voucher non potranno riscuotere nulla, perché chiuderà senza rimborsare i creditori". Restano senza il viaggio e senza la possibilità di ottenere almeno nell’immediato il rimborso della somma già pagata, con davanti la strada di un lungo iter in Tribunale per recuperare i soldi. Nodi che stanno venendo al pettine in questo periodo, perché le agenzie di viaggio dai conti dissestati stanno progressivamente chiudendo i battenti e, in parallelo, con l’avvicinarsi dell’estate numerosi clienti cercano di far valere i voucher per acquistare nuovi pacchetti vacanze. Trovando di fronte porte chiuse.

"Servirebbe un nuovo fondo statale per garantire i consumatori – prosegue Benenti – perché in questo modo il cliente si trova ad aver “prestato“ soldi all’agenzia senza avere la possibilità di recuperare il proprio credito e senza una tutela. Per questo abbiamo già scritto al ministero, chiedendo un intervento rapido". Una nuova “finestra“, dopo quella aperta per una manciata di giorni fino al 31 dicembre 2021, per consentire di accedere ai fondi messi a disposizione dal ministero del Turismo per rimborsare chi rischiava di veder trasformare il proprio voucher in carta straccia per il fallimento o l’insolvenza dell’agenzia o del tour operator. La questione dei voucher è già finita più volte nella bufera, in particolare dopo la decisione di prolungare con un emendamento al Milleproroghe la durata fino a 30 mesi di quelli emessi per vacanze saltate causa Covid. Durante il primo lockdown, milioni di consumatori hanno dovuto rinunciare alle proprie vacanze a causa delle misure preventive dovute all’emergenza sanitaria. Per le strutture presso le quali avevano prenotato, era stata prevista per legge la possibilità di fornire, alternativamente alla restituzione di quanto già pagato, dei voucher della validità di 12 mesi.

Alla scadenza, se i voucher non fossero stati utilizzati, sarebbe dovuto avvenire il rimborso ai consumatori. L’estensione della validità dei voucher era stata prorogata prima a 18, poi a 24 mesi e infine a 30. Prolungamento dei termini che aveva scatenato le proteste delle associazioni di consumatori. "Mentre auspichiamo un’uscita dalla pandemia e una ripresa del settore turistico – aveva denunciato l’Adiconsum – tutti i consumatori che avevano maturato (magari dopo 2 anni) il diritto alla restituzione degli importi corrisposti, vedono di nuovo allontanarsi il momento dell’agognato rimborso. Una ulteriore penalizzazione".

 

 

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