Agente di stazione colpito a testate Vertice sulla sicurezza in Prefettura

Affori, ennesima aggressione in metropolitana: dipendente Atm ferito da un uomo senza biglietto. L’allarme dei sindacati: "Adesso ci aspettiamo risposte concrete". Giovedì riunione a Palazzo Diotti

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MILANO

di Andrea Gianni e Nicola Palma

Il salto del tornello. La corsa per bloccare la fuga del "portoghese" di turno. Le minacce verbali e la testata in faccia. Il triste copione è andato in scena ancora in metropolitana, a due settimane dall’aggressione con le medesime modalità subìta da un’altra dipendente Atm il 26 agosto. Il raid, che ha riacceso per l’ennesima volta i riflettori sulla questione sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, è avvenuto nella tarda mattinata di venerdì nel mezzanino della fermata Affori della linea M3. Qualche minuto prima delle 13, l’agente di stazione si è accorto che un uomo, descritto come nordafricano, aveva superato le sbarre di accesso al metrò senza obliterare il titolo di viaggio. A quel punto, è uscito dal gabbiotto a presidio dell’area e ha richiamato il passeggero senza ticket; che per tutta risposta si è voltato, gli si è avvicinato e gli ha rifilato un colpo in pieno volto, provocandogli una ferita al naso. Al trentaseienne, dolorante per la botta ricevuta, non è rimasto altro da fare che contattare i colleghi della centrale operativa per riferire l’accaduto e indicare la via di fuga dell’aggressore. Poi la segnalazione è stata girata alla Questura e agli agenti della Polmetro, che però non sono riusciti a intercettare il fuggitivo. Nel frattempo, l’agente di stazione è stato soccorso dai sanitari di Areu e trasportato in condizioni non gravi al pronto soccorso del Niguarda per essere medicato. Il blitz di 48 ore fa ricorda sinistramente quello della mattina del 26 agosto, quando un’altra operatrice di stazione, di 41 anni, era stata colpita con due pugni in faccia da un passeggero senza biglietto alla fermata Loreto. In quell’occasione, così come nei precedenti casi di San Donato, Bonola, Monte Napoleone e Caiazzo, i sindacati dei trasporti avevano rilanciato l’allarme sicurezza, prima durante lo sciopero di due ore del 27 giugno e poi alla riunione convocata a Palazzo Diotti il 7 luglio con vertici di Atm e Trenord e forze dell’ordine per studiare possibili contromisure.

"Occorre mantenere alta l’attenzione. Abbiamo chiesto all’azienda la riorganizzazione del personale graduato e itinerante sia di superficie sia di metropolitana. Giovedì 15 settembre siamo stati convocati in Prefettura: ci aspettiamo risposte concrete sia da parte dell’azienda che delle istituzioni – il commento di Franco Fusca, sindacalista Fit Cisl Lombardia –. Non è accettabile che il personale Atm venga pestato solo perché si impegna, durante il servizio, a far rispettare le norme di comportamento ai passeggeri".

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