Segrate, ancora cemento a Redecesio

Su un’area di tremila metri quadrati nascerà un discount. Piano inserito nel vecchio Pgt

Il sindaco Paolo Micheli aveva partecipato alla manifestazione contro il cantiere Tend

Il sindaco Paolo Micheli aveva partecipato alla manifestazione contro il cantiere Tend

Segrate (Milano), 30 gennaio 2020 - Abbattuto dopo 30 anni lo storico “muro della Duina”, a Redecesio spunta un nuovo discount. L’ennesimo. Oltre tremila metri quadri di superficie, per metà coperta e il resto adibito a parcheggio. Uno schiaffo in faccia per gli abitanti della zona: da quelli di Lavanderie che solo pochi mesi fa erano scesi in piazza per l’apertura di un centro commerciale sul Centroparco, poco distante dalla Duina, ai residenti di Redecesio che nei prossimi anni subiranno il traffico e i disagi del Westfield Milano. Insomma, una situazione che fa arrabbiare tutti. L’iter è appena iniziato: a fine novembre la giunta ha adottato il piano attuativo per l’insediamento di quest’ultimo spazio commerciale localizzato su via Martiri di Cefalonia, all’incrocio con via Friuli Venezia Giulia. Passati i 30 giorni di legge per poter presentate le osservazioni al piano, a breve il progetto tornerà in giunta per l’approvazione definitiva.

Si tratta di un piano attuativo già previsto dal vecchio Pgt, su cui il Comune aveva poco margine di manovra. E Micheli non si tira indietro. Insieme ai suoi assessori, ha partecipato alla manifestazione contro il cantiere Tend del Centroparco "per chiarire ancora una volta le responsabilità di chi ha approvato irrimediabilmente colate di cemento che oggi fanno molto discutere e per ribadire la necessità di continuare una politica territoriale che sta invertendo con forza la direzione rispetto al recente passato". Dopo la sentenza del Tar sulla salvaguardia del Golfo Agricolo, il consiglio comunale ha approvato una variante al Pgt del 2012. "La mia amministrazione la rotta l’ha invertita - ricorda Micheli -, naturalmente dove la legge ce lo ha consentito. Con atti anche molto forti abbiamo bloccato progetti edilizi che avrebbero devastato per sempre il Golfo Agricolo, i prati di San Felice e quel poco di verde di Cascina Boffalora; inoltre abbiamo scritto un piano di governo del territorio rivoluzionario per Segrate: concentrato sui nostri parchi e gli spazi verdi piuttosto che sul mattone". Il verde innanzitutto. "Segrate deve ripartire dal nostro bellissimo polmone verde del Centroparco che, insieme al Golfo Agricolo, abbiamo salvato da ulteriori colate di cemento già programmate dalle amministrazioni passate - commenta il sindaco Paolo Micheli -. Nei prossimi anni completeremo le grandi opere che abbiamo avviato: il nuovo Centroparco, la riqualificazione della piscina comunale e la creazione di un nuovo centro città, spazi che saranno luoghi di incontro e socialità per la comunità".