L’allarme: "Segrate è ostaggio delle baby gang"

Tra le zone più colpite c'è il ricco quartiere San Felice

Le scritte ora cancellate fuori dalla scuola Donatelli

Le scritte ora cancellate fuori dalla scuola Donatelli

Segrate (Milano), 10 gennaio 2019 - La città bersaglio di atti vandalici e degrado. Si è aperta una stagione nerissima che non ha precedenti nella storia cittadina. Vernice spray sui muri delle scuole, pensiline devastate, biciclette a noleggio gettate nelle rogge e appese in cima agli alberi, danneggiamenti pesanti ai centri civici dei quartieri. Sono solo alcuni dei fatti registrati negli ultimi mesi sul territorio cittadino.

«La situazione non è mai stata così pesante, ma l’aspetto più disarmante è che i protagonisti degli atti vandalici non sono gang che arrivano da fuori città, ma sono i nostri ragazzi che non hanno rispetto per la cosa pubblica», ha denunciato, sconsolato e preoccupato, il sindaco Paolo Micheli.  Tra le zone più colpite dai vandali non c’è la periferia, come si potrebbe pensare in un primo momento, ma il ricco e patinato quartiere di San Felice. «La situazione è drammatica, tant’è che stiamo addirittura pensando di chiudere il centro civico di San Felice», sottolinea il sindaco. C’è un gruppo di ragazzini del quartiere che staziona ogni sera lì intorno, spaccano ogni cosa e gettano spazzatura, non facciamo in tempo a sistemare che il degrado ritorna. Questa estate, in tutta la città, si è verificata la galleria degli orrori con il numero di episodi maggiore in tutta la storia di Segrate».

Il sindaco corre ai ripari. «I costi sociali sono alti, così come quelli economici: abbiamo delle persone che si occupano quotidianamente di riparare i danni lasciati dai vandali. Potenzieremo la videosorveglianza, tuttavia io, che vengo dal mondo della formazione, sono convinto che il fenomeno debba essere affrontato con la prevenzione e non solo con la repressione». «È per questo che, ogni volta che abbiamo individuato i responsabili degli atti vandalici, li abbiamo spinti a ripulire il tuto. È un modo per riportare al centro il valore per i beni comuni».