Tragedia di Melzo, il segreto di Sara nascosto nell’auto in fondo alla Muzza

Stop alle ricerche nel canale

I sommozzatori scandagliano i fondali della Muzza

I sommozzatori scandagliano i fondali della Muzza

Truccazzano (Milano) 10 febbraio 2019  - Il mistero dei fidanzati di Melzo è ancora custodito sul fondo delle acque fangose della Muzza, lì dove è rimasta imprigionata la Golf grigia su cui tutto è avvenuto. Approfittando dei livelli minimi del canale, i sommozzatori dei carabinieri si sono immersi ancora una volta, senza riuscire però a penetrare nei luoghi chiave protetti da pericolose correnti. Stop alle ricerche, non sono previsti nuovi sopralluoghi.

Gli investigatori credono che Sara Luciani, 21 anni, sia stata uccisa dal convivente Manuel Buzzini, anche se l’autopsia non ha fornito riscontri inequivocabili, - di certo sul corpo della ragazza non c’erano fori di proiettile, né coltellate, né lividi da strangolamento - solo l’auto potrebbe risolvere il giallo della morte della coppia. Sono passati otto mesi dall’ultima notte che trascorsero insieme, finita con due croci al cimitero. Lui suicida, impiccato nel cortile di casa della nonna all’alba, fradicio e infangato dalla cintola in giù, lei inghiottita dall’acqua insieme alla vettura.

Anche in caso di delitto, nessuno pagherebbe. Manuel, non c’è più, ma i genitori aspettano comunque la verità. Quella sera, l’8 giugno, Sara era uscita con lui, operaio 31enne con cui abitava da un anno. C’era anche un conoscente, testimone-chiave nell’inchiesta aperta per istigazione al suicidio contro ignoti. Il coetaneo del metalmeccanico in caserma ha raccontato di avere consumato droga con l’amico, ma di averli lasciati vivi e vegeti. Circostanza riscontrata dagli inquirenti. Rimane tutta l’angoscia di due famiglie e di una comunità che non sanno darsi pace per quello che è successo. Le indagini sul rapporto fra i due hanno fatto emergere un quadro in chiaroscuro, con lei legatissima ma spaventata negli ultimi tempi dal manovale che l’avrebbe anche picchiata e lui descritto da tutti come un bravo ragazzo ma con un’ombra che si era ripresentata nella sua esistenza dopo anni di lotta per vincerla: la cocaina.