Treno deragliato a Pioltello, ora tocca al "punto zero"

Il pezzo di binario rotto sotto la lente degli esperti

L’incidente ferroviario di Pioltello  del 25 gennaio

L’incidente ferroviario di Pioltello del 25 gennaio

Pioltello (Milano), 2 luglio 2018 - Il colpevole è lui, sembra chiaro. E da martedì sarà perciò esaminato e analizzato in tutti i modi. È quel tratto di binario rattoppato con un giunto di legno - ribattezzato "punto zero" - dal quale la mattina del 25 gennaio scorso, forse per l’usura, si staccò un pezzo di 23 centimetri di rotaia. Fu correndo lì sopra che il treno dei pendolari Cremona-Milano delle 6.25 deragliò dopo la stazione di Pioltello, travolgendo tutto e andando a schiantarsi contro un palo della luce: tre passeggere morte e una cinquantina di feriti.

Dopo la tragedia quel pezzo di binario, tavoletta di legno compresa, è stato sequestrato dalla magistratura insieme all’intero tratto di rotaia interessato e messo sotto chiave in un deposito a Greco. Da martedì i consulenti incaricati dalla Procura e quelli nominati dagli otto indagati (vertici e tecnici di Rfi più i vertici di Trenord) cominceraranno gli accertamenti irripetibili su quel pezzo di binario, sezionandolo e analizzandolo anche con sofisticate apparecchiature per cercare di capire cosa lo abbia ridotto così e chi abbia avuto l’idea del “rattoppo” con il legno.

Prima dell’operazione, però, tutto il binario sequestrato e portato in pezzi nel deposito verrà trasferito in un altro capannone a Greco, messo a disposione sempre da Rfi (responsabile della manutenzione rotaie a livello nazionale) perché quello in cui si trova attualmente ha problemi di infiltrazioni d’acqua dal tetto.

Quanto si prolungheranno poi le analisi sul giunto, è difficile prevederlo. Sembra ormai certo comunque, dopo le prove effettuate nelle settimane scorse dagli esperti, che i carrelli dei vagoni transitati sopra il "punto zero" non avessero problemi tecnici di sorta e dunque non abbiano contribuito a provocare il disastro. L’uscita del treno dai binari, in realtà, sarebbe stata provocata non semplicemente dal "buco" nella rotaia, ma dall’impatto tra le ruote della terza carrozza e il "gradino" che si era formato nel punto di giunzione quando i binari si sono disallineati a causa dell’allentamento dei bulloni del giunto. Un problema che qualcuno doveva aver pensato di risolvere mettendo la zeppa di legno sotto la giunzione. "Operazione non prevista dalle procedure", stando a quanto comunicò Rfi dopo il rinvenimento della tavoletta. Pratica che però, ammettono gli addetti ai lavori, verrebbe usata in tutta Italia come soluzione provvisotia prima di un intervento di sostituzione.