Tragedia di Melzo, dall'autopsia la verità sulla morte di Sara Luciani

L'ipotesi più accreditata è che l'operaio abbia ucciso la fidanzata e abbia poi spinto la propria auto con lei dentro nel canale

Il luogo del ritrovamento del cadavere

Il luogo del ritrovamento del cadavere

Melzo (Milano), 14 giugno 2018 - Sarà eseguita domani mattina all'Istituto di medicina legale di Milano l'autopsia sul corpo, ritrovato ieri nelle acque del canale della Muzza, di Sara Luciani, la ragazza di 21 anni che era scomparsa da Melzo, nel Milanese, la sera dell'8 giugno scorso, dopo essere uscita in  macchina con il fidanzato Manuel Buzzini, operaio di 31 anni che poche ore dopo si è ucciso impiccandosi nel cortile della casa della nonna. Gli esami autoptici, nell'ambito dell'inchiesta che al momento ipotizza un caso di omicidio-suicidio, sono stati disposti dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Michela Bordieri e serviranno per fare chiarezza sulle cause della morte. 

Stando ad un primo esame esterno, effettuato ieri, il cadavere non presentava ferite evidenti provocate da coltellate o colpi di pistola, ma si vedevano molti segni sul corpo dovuti probabilmente al trascinamento della corrente sul fondo della Muzza, canale artificiale che attraversa Milano, Lodi e Cremona. Un amico della coppia nei giorni scorsi ha raccontato ai carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda di aver trascorso parte della serata assieme ai due, di aver comprato cocaina con Buzzini e di averla consumata solo con lui, ma di averli salutati prima che la situazione degenerasse. L'ipotesi più accreditata è che l'operaio abbia ucciso la fidanzata e abbia poi spinto la propria auto con lei dentro nel canale