Luigi, il ciclista ucciso a Gessate dal camion della spazzatura

L’uomo di 85 anni è stato investito in via De Gasperi: troppo gravi le lesioni, i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvarlo

Il tragico incidente di Gessate

Il tragico incidente di Gessate

Gessate (Milano), 24 dicembre 2017 - Investito dal camion della nettezza urbana in pieno paese, muore un ciclista di 85 anni. Il drammatico schianto ieri, in mattinata, nel tratto centrale di via De Gasperi, nel centro del paese. La vittima è Luigi R., classe 1933. Residente a Bellinzago, ma conosciutissimo a Gessate, dove, raccontano i conoscenti, aveva un orto poco distante dal luogo dello schianto: «Forse tornava da lì».

La dinamica esatta della tragedia è al vaglio della Polizia locale, sul posto per ore nella mattinata di ieri con i volontari di Busnago soccorso e della Croce Bianca, i Carabinieri e un folto gruppo dei volontari civici per la viabilità. Sul posto anche il sindaco Giulio Sancini, accorso immediatamente, a coadiuvare nella gestione improvvisa dell’emergenza: «Non mi esprimo sulla dinamica. Una grande tragedia, siamo vicini ai familiari». È rimasto bloccato sul punto esatto dello schianto, sino a quasi mezzogiorno, il grande camion di raccolta rifiuti di Cem Ambiente. Proprio all’altezza della rotonda dove la via De Gasperi incrocia la laterale via Milano. Sotto la parte posteriore del mezzo la bicicletta del pensionato, ridotta a un ammasso di lamiere, e il corpo senza vita dell’85 enne. Qualcuno, udito il frastuono, è accorso per prestare soccorsi, per rendersi conto, immediatamente, che nulla più era possibile. Dinamica delicatissima e ancora approssimativa, su cui vige il dovuto riserbo. Il camion addetto alla raccolta, che stava immettendosi sul viale dopo aver fatto la rotonda. A questo, punto, sembra, una retromarcia per assestare la traiettoria. Da dietro, in uscita dalla laterale, l’anziano ciclista. L’autista del camion, rimasto a lungo seduto con la testa fra le mani, sotto choc, forse non lo ha visto. Pochi istanti, e tutto era finito. «Passavo proprio qua vicino - racconta un residente - quando ho sentito la botta e le grida. Sono corso qui per aiutare. Ma mi sono reso conto immediatamente che non c’era niente da fare». Molti cittadini sul posto dell’incidente, conoscenti e amici della vittima. Poco più tardi, sono sopraggiunti il figlio e la nuora, confortati dai presenti e soccorsi dai volontari. I rilievi sono proseguiti per ore, gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni.