Segrate, salvò i bimbi sul bus dirottato: "Un eroe, merita l’Ape d'oro"

Quasi 26mila firme per premiare l’appuntato dei carabinieri Simone Zerbilli

L’appuntato scelto Simone Zerbilli

L’appuntato scelto Simone Zerbilli

Segrate (Milano), 30 aprile 2019 - Quasi 26mila sostenitori per Simone Zerbilli, il carabiniere segratese diventato eroe per un giorno, uno dei protagonisti coraggiosi che lo scorso 20 marzo ha salvato 51 bambini che viaggiavano sull’autobus incendiato lungo la Paullese. Segrate non vuole dimenticare, per questo è nata una raccolta firme per chiedere al sindaco Paolo Micheli di concedere al carabiniere Simone Zerbilli, in forza alla caserma di Segrate, la tanto ambita Ape d’oro 2019.

A lanciare la proposta è stata Paola Malcangio, l’ex dirigente del Comune di Segrate - ora in ruolo a Sesto San Giovanni - che è stata tra gli ideatori della benemerenza cittadina, che tutti conoscono come Ape d’oro.​ E proprio nel ventennale del premio - istituito dall’allora sindaco Bruno Colle - Paola Malcangio ha chiesto aiuto ai segratesi per convincere il primo cittadino a consegnare la pergamena al valore umano ed eroico del carabiniere Zerbilli. Inaspettatamente, però, tutta la Martesana sta rispondendo in massa.

Ieri la petizione, disponibile su change.org, aveva già raggiunto 25.560 firme, ma il numero sta crescendo di ora in ora. L’obiettivo è arrivare almeno a 30mila. «L’appuntato scelto della stazione dei carabinieri di Segrate è l’eroe - spiega Paola Malcangio, promotrice dell’iniziativa - che ha salvato i 51 bambini tenuti in ostaggio su un autobus da un terrorista lo scorso 20 marzo. Chiediamo al sindaco che a Simone Zerbilli venga conferita la benemerenza civica dell’Ape d’oro per l’azione eroica che ha salvato 51 vite umane dando lustro alla città di Segrate e all’Italia intera. Sicuramente Zerbilli riceverà attestati e premi a livello nazionale, ma il primo riconoscimento deve partire dalla città in cui presta servizio».

Tutto è accaduto lo scorso 20 marzo tra San Donato e Peschiera, dove un autobus di linea è stato dirottato dal 47enne Sy Ousseynou, un autista di linea che ha prima sequestrato una scolaresca di Crema e poi ha dato fuoco al mezzo. L'autobus doveva portare i ragazzini in palestra, ma l’uomo alla guida ha cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: «Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno». L’autista ha poi dirottato il mezzo e, arrivato sulla Paullese, gli ha dato fuoco.

Poteva essere una strage, ma i passeggeri a bordo sono stati salvati dal tempestivo intervento dei carabinieri, come ha riferito un testimone, che ha aggiunto come i ragazzini piangevano e urlavano mentre scendevano dal bus. Uno degli studenti a bordo è riuscito a nascondere il telefonino e a chiamare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Lo stesso ha fatto uno dei tre accompagnatori, che ha chiamato il 112. «Aiuto, dice che vuole fare una strage, che vuole andare a Linate e bruciare tutto». Durante la telefonata l’operatore del 112 gli ha consigliato di far abbassare tutti per limitare i danni in caso di incidente e l’uomo al cellulare ha risposto «sono tutti legati», riferendosi alle cinture di sicurezza.