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Treni, la Piadena - Mantova si avvicina: "In corso la valutazione d'impatto ambientale"

Il viceministro alle Infrastrutture Morelli rassicura sull'opera che rientra nel raddoppio della Codogno Cremona Mantova ed è in parte finanziata con il Pnrr

Alessandro Morelli

Mantova - Rientra nel progetto del raddoppio ferroviario della linea Codogno - Cremona - Mantova la tratta di 34 chilometri 'Piadena-Mantova' sulla quale "è in corso la valutazione di impatto ambientale", dopo che il ministero della Cultura lo scorso marzo "ha chiesto al dicastero per la Transizione ecologica documentazione integrativa per effettuare il proprio pronunciamento". A dirlo è il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, che alla Camera risponde a un'interrogazione presentata dal deputato pentastellato Alberto Zolezzi. L'opera, come sottolinea il viceministro, andrà finanziata con 515 milioni, 340 iscritti nel contratto di programma stipulato tra il Ministero delle Infrastrutture e Rfi, 10 milioni dalla legge di bilancio e 165 milioni in arrivo dal Pnrr.

Chiara De Gregorio, commissario straordinario dell'opera, fa sapere ancora Morelli, sta valutando di indire la Conferenza dei servizi entro novembre, con l'obiettivo di ottenere dal Ministero della Transizione ecologica il parere prescritto. Inoltre, Rfi ha informato il ministero che l'intervento di raddoppio fa parte del 'programma regionale Mobilità e Trasporti' della Regione Lombardia nonché dell'intesa sulle strategie e sulle modalità per lo sviluppo del servizio ferroviario regionale passeggeri del trasporto merci e degli standard qualitativi per l'interscambio modale. Il tutto con l'obiettivo anche di sottoscrivere accordi quadro con i soggetti interessati per una più veloce realizzazione dell'intervento.

Zolezzi, pur soddisfatto dalle "buone notizie" ottenute da Morelli, sottolinea la multidisciplinarietà dell'intervento, visto che il raddoppio ferroviario (essenziale in un'area dove da più di 51 giorni il livello di Pm10 è superiore ai limiti consentiti) sembra rallentato a causa della interferenza con due autostrade le cui fasi progettuali sono "del tutto immature" e "non utili" per la viabilità dei cittadini. Richiesti interventi più consistenti.