Castellucchio, caporalato nei campi e lavoratori sfruttati: due imprenditori arrestati

Quattro braccianti sistemati in baracche luride e sottopagati. Negati riposi e ferie

I carabinieri durante l'ispezione dell'azienda

I carabinieri durante l'ispezione dell'azienda

Castellucchio (Mantova) - Caporali nei campi del Mantovano. Due fratelli bengalesi, imprenditori agricoli, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Castellucchio, in collaborazione con  i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Mantova e personale del comando carabinieri Forestali di Mantova. L'accusa per i due asiatici è sfruttamento del lavoro.

L'operazione 

I militari dell'Arma sono intervenuti ieri mattina nell'azienda agricola gestita dai due fratelli, che ha sede nei campi di Castellucchio e produce ortaggi tipici delle aree asiatiche, destinati soprattutto all'esportazione. Fra capannoni e terreni i carabinieri hanno trovato quattro braccianti, anch'essi bengalesi, sistemati all'interno di locali sporchi e malridotti, fra rifiuti, scarti di lavorazioni e sterco di animali.

I successivi accertamenti hanno permesso di scoprire che i quattro lavoratori, seppur dotati di regolare contratto di assunzione, erano costretti a carichi di lavoro molto gravosi e orari prolungati ricevendo stipendi risultati ben al di sotto rispetto alle tariffe dei contratti nazionali di lavoro previsti per la categoria. Per non parlare di riposi e giorni di ferie che, secondo i riscontri, semplicemente non esistevano. Di fatto i due imprenditori approfittavano delle condizioni di assoluto bisogno dei quattro connazionali, costringendoli a lavorare per pochi spiccioli, necessari a soddisfare i loro bisogni di sopravvivenza.

Rifiuti abbandonati

Non solo. E' toccato poi ai carabinieri forestali fare la loro parte nell'indagine. E' stato accertato, infatti, che i due imprenditori avevano in custodia vecchi penumatici, elettrodomestici dismessi, batterie per automobili esaurite, scarti in plastica, attrezzi agricoli rotti e altro, stipati in un appezzamento di circa 3.500 metri quadrati. Rifiuti che, a quanto pare, venivano smaltiti bruciandoli. Gli arrestati, di 46 e 44 anni, sono stati portati in carcere a Mantova.