Il treno è in ritardo, dagli altoparlanti arrivano insulti

Un pendolare prende possesso dell’altoparlante del convoglio e si sfoga: tutti applaudono

Pendolari

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Abbiategrasso (Milano), 17 gennaio 2019 - Esasperato dal ritardo del treno, si è impossessato dell’interfono vicino alla cabina di guida e ha insultato Trenord agli altoparlanti. Per tutta risposta i passeggeri a bordo gli hanno dedicato una standing-ovation. Succede anche questo sulla Milano-Mortara, dove i disagi sono all’ordine del giorno. Il fatto è accaduto martedì sera sul treno che, verso le 19, stava rientrando da Milano. Poco prima di giungere alla stazione di Abbiategrasso, il convoglio si è dovuto fermare a causa di un guasto al solito passaggio a livello di viale Mazzini. La cui competenza è di Rete Ferroviaria Italiana. Come accaduto diverse volte in passato, una stanga è rimasta alzata, interrompendo di fatto la circolazione dei treni, che a quel punto sono impossibilitati a transitare per motivi di sicurezza.

È stato allora che uno dei pendolari bloccati sulle carrozze si è spazientito, ha aperto lo sportello dell’interfono che si trovava fuori dalla cabina di guida, impugnato il microfono, e ha sfogato la sua rabbia lanciando un messaggio contro il gestore del servizio ferroviario. Dopo aver inveito, l’uomo ha lamentato il fatto di dover pagare l’abbonamento senza ricevere un servizio adeguato. Pochi secondi, ma tutti gli altri passeggeri, dopo essersi scambiati qualche occhiata tra il divertito e lo stupito, sono esplosi in un applauso di approvazione. Trenord ha parlato di «un atto vandalico» e ha voluto sottolineare che in quel momento il capotreno stava percorrendo le cabine per avvisare i viaggiatori sulle motivazioni del ritardo.

L’uomo non è stato identificato. Mentre il viaggiatore faceva il suo show, diversi passeggeri sono scesi di fianco alle rotaie dopo aver forzato le porte del treno e si sono allontanati a piedi verso la vicina stazione abbiatense. Il gesto è stato probabilmente dettato dall’esasperazione per il ritardo, ma questo non toglie che siano state infrante le regole basilari di sicurezza. Il gestore del servizio, infatti, ha spiegato di voler identificare i viaggiatori che hanno abbandonato il convoglio per eventuali provvedimenti. In tutta questa vicenda resta il problema irrisolto del passaggio a livello di viale Mazzini, che periodicamente si guasta creando problemi alla circolazione. In quest’ultimo caso il convoglio è rimasto fermo circa trenta minuti prima di ripartire in direzione Mortara. Insomma, siamo solo a metà settimana ma i pendolari della Milano-Mortara hanno già dovuto fare i conti con numerosi disagi. Lunedì la soppressione della corsa delle 8 meno 10 aveva costretto i passeggeri a stiparsi sul treno successivo, comunque non dotato di una capienza sufficiente per accoglierli tutti.