Legnano, quartiere Mazzafame: via alla riconversione

Sopralluogo nei cinque stabili per il distacco dal teleriscaldamento e l’installazione di boiler e fotovoltaic o

Il rione con gli edifici di edilizia residenziale pubblica, di proprietà Aler

Il rione con gli edifici di edilizia residenziale pubblica, di proprietà Aler

Legnano (Milano), 26 luglio 2022 - ​ Per capire se questa sia davvero la fine di una travagliata storia che affonda le radici nelle opere del cosiddetto Contratto di quartiere bisognerà attendere la fine dei lavori, ma di certo a inizio luglio è stato fatto un passo importante verso una soluzione e ieri sono iniziati i sopralluoghi: parliamo dell’accordo siglato tra Comune, Amga Legnano e Aler, finalizzato al distacco degli impianti che portano acqua calda sanitaria nei cinque stabili di via Sauro e via dei Salici serviti dalla rete di teleriscaldamento. Si tratta degli stabili del rione Mazzafame da anni al centro delle polemiche per via delle gravi situazioni di morosità dopo che i problemi agli impianti, determinati dai lavori effettuati sugli edifici, avevano generato bollette folli: dei circa 150 inquilini totali, 111 presentano oggi, infatti, situazioni d’insolvenza e solo 34 di questi hanno attivato con Amga dei piani di rientro.

"Le valutazioni tecniche e gli accertamenti effettuati hanno evidenziato come opportunità di miglioramento la separazione della produzione di acqua calda sanitaria dall’erogazione del riscaldamento – hanno spiegato i portavoce di Amga –. In buona sostanza, si andrà a praticare la soluzione di rendere indipendenti i due sistemi. L’accordo siglato prevede, pertanto, un intervento finalizzato ad apportare modifiche tecniche al sistema di Teleriscaldamento degli edifici: si andrà a sganciare l’erogazione dell’acqua calda dal circuito del teleriscaldamento di Amga, sostituendo gli attuali scambiatori e installando boiler elettrici che, secondo le stime, saranno in grado di apportare immediati risparmi energetici per gli utenti" .

I lavori saranno in carico ad Amga che si occuperà della sostituzione degli scambiatori e dei contatori nei singoli appartamenti con altri più moderni: il tutto per una spesa complessiva di circa 500mila euro, parte dei quali saranno finanziati da Aler. Quest’ultima si farà anche carico d’installare sui tetti dei cinque stabili, entro dodici mesi, un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: pannelli che, una volta entrati a regime, consentiranno di coprire anche i costi di consumo dei boiler elettrici.