Omicidio di Cinisello, uno dei presunti assassini preso a Parabiago

Il giovane è sospettato di aver aggredito a morte un connazionale

L'arresto a Parabiago

L'arresto a Parabiago

Parabiago (Milano), 18 marzo 2018 - Aveva trovato rifugio da alcuni conoscenti a Parabiago uno dei due giovani marocchini arrestati ieri dai carabinieri di Sesto San Giovanni, perché sospettato di aver aggredito a morte un 29enne connazionale trovato in fin di vita lo scorso 11 marzo davanti al cancello di uno stabile dismesso in via Partigiani 15 a Cinisello Balsamo. A scatenare l’aggressione sarebbero stati dei futili motivi legati alla piccola attività di spaccio che tutti e tre avevano avviato nel Milanese. In quello stabile – un ex mobilificio – sembra che vivessero, con altri connazionali, tutti e tre i protagonisti della triste vicenda.

È quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Sesto San Giovanni, che ieri mattina ha sottoposto a “fermo di indiziato per omicidio“ due giovani marocchini, piccoli spacciatori, entrambi con base nell’ex mobilificio davanti al cui cancello è stata aggredita la vittima che lì viveva. Il fermo in carcere è poi stato convalidato nel pomeriggio dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza. Stando a quanto hanno ricostruito i carabinieri sestesi, in collaborazione con i colleghi di Cinisello Balsamo, i due presunti responsabili della morte del 29enne stavano pianificando la fuga dall’Italia.

Uno dei due, 21enne e da soli tre mesi nel nostro Paese, è stato rintracciato a Lecco, il secondo era arrivato a Parabiago presumibilmente la stessa notte dell’omicidio e, beneficiando dell’ospitalità (ignari o meno non è ancora stato stabilito) di alcuni amici connazionali, aveva già avviato contatti e procedure per espatriare. Sono state le attività tecniche e le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona, a permettere ai carabinieri di ricostruire l’omicidio del 29enne, per lui numerosi alias tanto che per identificarlo gli inquirenti si sono rivolti al consolato del Marocco.

A quanto si è appreso, le immagini hanno ripreso una lite, presumibilmente iniziata all’interno dello stabile abbandonato e poi proseguita all’esterno. Sia il 21 enne che il 23 enne sono stati ripresi colpire a calci e pugni la vittima, che poi è crollata a terra. Per stabilire chi dei due abbia estratto il coltello e colpito al collo la vittima, saranno necessari gli esiti degli accertamenti dei Ris di Parma sull’area recuperata nei giorni scorsi in un cespuglio poco lontano. Soccorso in fin di vita perchè notato a terra, in una pozza di sangue, da alcuni passanti, il 29 enne era stato assistito sul posto dagli operatori del 118 che, per cercare di farlo respirare, gli avevano praticato una tracheotomia d’urgenza. Trasportato all’ospedale di Monza, l’uomo era deceduto poco dopo.