Magenta, dalla demolizione dell’ex Novaceta si sollevano polverone e polemiche

L’a bbattimento di una parte dello stabilimento ha generato una coltre di pulviscolo che il comitato teme possa avere diffuso anche dell’amianto

La nube di pulviscolo che si è sollevata dalle ceneri dell’ex Novaceta

La nube di pulviscolo che si è sollevata dalle ceneri dell’ex Novaceta

Magenta (Milano), 28 settembre 2022 -  Una coltre di pulviscolo proveniente, ieri mattina, dall’area ex Novaceta ha preoccupato non poco i residenti dell’area attorno a quello che era lo storico stabilimento magentino. Sono in corso i lavori di demolizione nei 200mila metri quadrati di viale Piemonte e fin qui tutto bene. Molti, giustamente, vorrebbero però sapere se tutto sta avvenendo in sicurezza. Gli scatti di un cittadino sono stati inviati al Movimento Popolare Dignità e Lavoro che, con il presidente Paolo Chianura e con Mario De Luca, si è fatto vedere sul posto. "Hanno demolito la centrale termica – ha detto De Luca –. Ci chiediamo come mai non sia stata avvertita la popolazione di queste operazioni in corso". Il dubbio riguarda la presenza di polvere amianto nell’area. Anche se il Movimento è certo che siano in corso operazioni di demolizione con presenza di amianto nel sottosuolo.

"Ci saremmo aspettati, quanto meno, una rassicurazione da parte della ditta che sta eseguendo i lavori – continua – tenendo presente che non basta dire che tutto si sta eseguendo come si deve e senza problemi per la salute, ma vogliamo vedere la tracciabilità di quanto si sta facendo". A preoccupare il Movimento c’è il discorso di un territorio che sembra interessarsi poco dei lavori in corso all’interno della ex Novaceta. Il sindaco Del Gobbo ha ascoltato chi si sta occupando dei lavori la settimana scorsa. "Da loro è arrivata la rassicurazione che tutto si sta svolgendo in sicurezza – commenta – In ogni caso continueremo a monitorare attentamente la situazione". Il Movimento non abbasserà la guardia. Fin dalla chiusura della ex Novaceta (acquisita lo scorso anno da un fondo di investimento), ha avviato una battaglia arrivata al Tribunale di Milano con la condanna per bancarotta di ex amministratori e dirigenti. "Se non otterremo le risposte che vogliamo andremo in Procura carte alla mano", assicura De Luca.