"Il nuovo ponte sull’Adda non può restare un’opera a metà".
Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, interviene l’indomani dell’avvio del cantiere Anas per la costruzione del Quarto ponte a fianco del Manzoni: un’infrastruttura che viene considerata strategica per decongestionare il traffico sulla statale 36, ridurre incidenti, rendere più fluido lo scorrimento di persone e merci snellendo le code di Pescate, Garlate, Olginate, Galbiate, del Barro e Civate.
"Ma attenzione – sottolinea il sindaco - al momento si tratta di un ponte a senso unico, in ingresso verso il Bione, perché per renderlo percorribile anche in uscita da Lecco occorrerebbe realizzare un raccordo lato Pescate, per cui al momento non si dispone di alcun progetto".
Per questa ragione, fino a quando quel nuovo ponte non sarà percorribile anche in uscita, Gattinoni ricorda che per i lecchesi resterà sempre un’opera a metà. "Solo aprendo una nuova arteria in uscita – precisa - si potranno infatti smaltire le code che tutte le sere intasano l’asse di corso Martiri, di via Pergola, della Meridiana e la Ballabio-Lecco, per non parlare delle code dei fine settimana". Per realizzare quest’opera fondamentale, Lecco sopporterà dei sacrifici ingenti: "Salteranno oltre 200 parcheggi al Bione, dovremo spostare il centro di raccolta rifiuti con un costo di circa 2 milioni, aprire un nuovo ingresso al Centro Sportivo Bione, e progettare nuove ipotesi per le sedi di Soccorso Alpino e Protezione Civile. Un sacrificio necessario, ma che dovrà essere quanto meno giustificato da una risposta definitiva sul piano della viabilità in uscita. Ho ben rappresentato da tempo questa esigenza a tutte le istituzioni preposte, che ora, finalmente, stanno dimostrando attenzione. Il mio impegno è e sarà totale perché arrivino alla svelta anche i fatti".