Un brianzolo e un lecchese su 10 con problemi di salute mentale

Ben 132mila residenti hanno assunto psicofarmaci senza una diagnosi precisa. Le analisi dell’Ats

Un brianzolo e un lecchese su 10 ha problemi di salute mentale. Sono 101mila le persone hanno avuto necessità di assistenza da parte di psichiatri e specialisti dei diversi servizi per la salute mentale. Sono l’8,4% di quanti risiedono nei paesi dell’Ats della Brianza, cioè delle province di Lecco e di Monza. Altri 132mila hanno inoltre assunto psicofarmaci senza una diagnosi precisa. Gli esperti di Epidemiologia e di Analisi della domanda di Ats Brianza, hanno analizzato e collegato molteplici dati territoriali sul disagio psichico, un lavoro immenso su milioni di parametri per identificato alcune categorie. La categoria più numerosa è quella dei disturbi nevrotici che include 24mila persone con età media di 48 anni e il 57% di femmine. Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico tipicamente infantili per 18mila soggetti soprattutto maschi. Poi ci sono i disturbi dell’umore che interessano 10.500 persone di età media di 59 anni e per 23 donne. In 7mila soffrono di ritardo mentale e gli schizofrenici sono 5.600. Ben 15mila anziani invece soffrono di disturbi psichiatrici di natura organica dovuti alla senilità. Interpretare i dati e comprendere le necessità dei cittadini serve per pianificare i servizi sociali e sanitari più adatti per chi soffre di disagi psichici e per i familiari che ci convivono o li assistono. "Come Ats della Brianza stiamo organizzando la Conferenza sulla Salute mentale per approfondire i dati e le azioni di cura e valorizzare le azioni, gli interventi, le progettualità e le buone pratiche in atto sul territorio", annuncia Carmelo Scarcella, direttore generale di Ats Brianza. D.D.S.