Lecco, 9 marzo 2020 - Pizze “sospese” , come accade con il caffè a Napoli, per i medici, gli infermieri e i sanitari del Pronto soccorso e della Rianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, impegnati da giorni senza tregua ad assistere i pazienti che hanno contratto il coronavirus, spesso costretti anche loro in quarantena o in autoisolamento lontano da casa per evitare di esporre anche i familiari al rischio di un contagio. A proporre la pizza sospesa è l’attivista 50enne lecchese Paolo Trezzi, dopo che settimana scorsa un’infermiera in servizio al nosocomio ha confidato via social l’emozione per il regalo ricevuto da lei e dalle sue colleghe: pizze da asporto pagate da un’anonima cliente per ringraziarle del prezioso lavoro che stanno svolgendo.
«Quel gesto è stato un abbraccio in questi tempi dove gli abbracci non si possono più dare, un messaggio di qualcuno che ha pensato a loro mentre loro pensano a tutti noi – spiega l’ideatore dell’iniziativa - E allora perché non proseguiamo tutti insieme?". La pizzeria prescelta è "da Rida" del rione di Rancio, dove è stata sfornata la prima pizza sospesa. Al momento sono state regalate già una quarantina di pizze, pagate e offerte da sconosciuti per ringraziare chi è in prima linea per fronteggiare l’emergenza.