Omicidio-suicidio, il parroco scrive ai cittadini

Organizzata una veglia per ricordare padre e figlia "Siamo addolorati e vicini ai famigliari"

Migration

OSNAGO (Lecco)

"Franco e Rossana non soffrono più". Lo sostiene il prevosto di Osnago don Alessandro Fusetti: "La fede ci invita ad essere certi che Francesco e Rossana trovano ristoro nell’ospitalità generosa e tenera di Dio nostro padre". Il sacerdote, con una lettera aperta a tutti i parrocchiani, li invita a pregare inseme, ma in silenzio, perché non ci sono parole per spiegare perché un anziano padre non abbia trovato altra soluzione che uccidere la propria figlia disabile, di cui temeva che nessuno si sarebbe presa cura dopo di lui, per poi uccidersi anche lui. La veglia è in programma sabato pomeriggio, con l’adorazione eucaristica per pregare sia per Francesco Iantorno, Franco per tutti, l’ex vigile urbano in pensione di 80 anni, sia per sua figlia 47enne Rossana, che soffriva di una grave forma di autismo. "Siamo addolorati per quanto avvenuto martedì nel nostro paese – spiega don Alessandro, interpretando i sentimenti di tutti, credenti e non -. Sentiamo la premura di esprimere la nostra vicinanza ai famigliari di Francesco e Rossana. Vogliono essere discreti e rispettosi del dolore che vivendo in queste ore. La nostra preghiera vuole essere segno concreto della nostra partecipazione al loro dolore". Per questo dalle 15.30 alle 17.30 di domani, in chiesa, ognuno può partecipare a momento silenzioso e personale di adorazione eucaristica, senza bisogno di dire né di esternare nulla. "A Gesù affideremo Francesco e Rossana, a Gesù confideremo la nostra costernazione e le nostre domande – prosegue il parroco -. Il Signore Gesù ci affiderà la sua parola che incoraggia, fortifica e dona speranza". Una speranza che probabilmente Franco, fiaccato dalle tante difficoltà, non riusciva più a cogliere né per se stesso né per quella figlia speciale che amava e per la quale viveva. Daniele De Salvo