Olginate: morta Albertina Negri, la "mamma" degli scout e di 120 bambini. Aveva 99 anni

Nel dopoguerra aveva fondato gli scout di Lecco e dal 1961 al 1986 ha accolto come suoi figli a Casa Alber 120 bambini e ragazzini in difficoltà

Albertina Negri

Albertina Negri

Olginate (Lecco), 29 novembre 2022 – E' stata la mamma degli scout lecchesi e di più di un centinaio di bambini non suoi, ma di cui si è presa cura proprio come se fossero figli suoi. E' morta a Olginate Albertina Negri in Barbieri. Aveva 99 anni, a febbraio avrebbe compiuto i 100. "Carissimi, è morta mia mamma Albertina Negri - è l'annuncio sui social dei figli Paolo e Marco Giuseppe -. Per chi volesse, i funerali si svolgeranno presso la chiesa parrocchiale di Sant'Agnese, giovedì 1 dicembre alle ore 10.30”. Nell'immediato dopoguerra ha fondato gli scout di Lecco e tra il 1961 e il 1984 ha accolto e aiutato 120 bambini e ragazzini in difficoltà insieme al marito con cui gestiva Casa Alber, una comunità per minori in difficoltà affidati loro dai giudici dei tribunali.

Gli scout

Nel 1945, appena conclusa la Seconda guerra mondiale, a Lecco ha organizzato il primo gruppo degli scout, sull'esempio delle Aquile randagie, gli scout clandestini. “Dopo una lunghissima e intensa vita è tornata al Padre Albertina Negri, pioniera del guidismo lombardo, fondatrice del guidismo lecchese nell'immediato dopoguerra, ispirata dalla Aquile randagie che ben conosceva – la ricordano proprio gli scout -. Da allora è rimasta per sempre legata al mondo scout. Instancabile operatrice di carità. Fulgida testimonianza di un'intera vita spesa nel servizio”. “Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di quanto non l'avete trovato – è il testamento spirituale che ha lasciato, citando Robert Baden-Powel degli scout -. Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Sarò sempre con voi. Albertina”.

Casa Alber

Albertina nel 1961 insieme al marito Silvio Barbieri ha aperto anche Casa Aber che poi era casa loro, mentre in precedenza, a Olgiate Molgora, prima di trasferirsi a Olginate, è stata tra le promotrici della Casa dei ragazzi. Da Casa Alber in 25 anni, fino al 1981, sono passati 123 minori. Tutto è cominciato con 12 bambini piccoli tra i 2 e 12 anni a cui successivamente ne sono seguiti molti altri. Alcuni erano orfani, altri sbandati, altri ancora abbandonati dai genitori. Alcuni sono rimasti lì poche settimane o mesi, altri anni, fino diventare adulti. Per la sua attività nel 1985 ha ricevuto il Premio della Bontà e nel 2012 quello “Una Rosa per una Donna” assegnato dai commercianti di Confcommercio.