Lecco-Ballabio a senso unico dopo la frana: camionisti sul piede di guerra

Agli autotrasportatori non piace il transito a fasce orarie sulla stretta Sp 62. Il presidente Fai: "Ci rimettiamo sia noi, sia gli imprenditori e i commercianti nostri clienti"

Frana sulla Lecco-Ballabio

Frana sulla Lecco-Ballabio

Lecco -  I camionisti sono pronti a paralizzare Lecco. Agli autotrasportatori non piace il transito a senso unico in salita o in discesa e a fasce orarie sulla vecchia e stretta Sp 62, dopo che una frana venerdì scorso ha travolto e bloccato la nuova Lecco – Ballabio. Perdono troppo tempo e quindi soldi per andare avanti e indietro tra Lecco e la Valsassina.

«Ci rimettiamo sia noi, sia gli imprenditori e i commercianti nostri clienti che hanno diritto a ricevere la merce in tempi certi", spiega Giorgio Colato, presidente interregionale della Fai di Como e Lecco, la Federazione autonoma degli autotrasportatori, che nel Lecchese conta circa 600 associati. "Se il provvedimento non verrà rimodulato siamo pronti a bloccare la città", avverte.

Il presidente di Confindustria di Como e Lecco Sergio Plinio Agostoni, che ieri ha tracciato il bilancio di un 2022 difficile, invita tuttavia alla moderazione e ad evitare proclami, senza esasperare gli animi né incitare ad inutili rivolte. "Chiediamo vengano coinvolti tutti i soggetti interessati per trovare insieme le soluzioni migliori per tutti – spiega -. La frana purtroppo c’è stata, la strada resta bloccata e ne soffriamo tutti. Pensare che il problema possa essere azzerato o risolto subito è illusorio. Bisogna essere intelligenti". Sulle tempistiche dei lavori di disgaggio dei detriti ancora pericolanti, di messa in sicurezza del fronte dove si è verificato il distacco e di ripristino della viabilità intanto mancano ancora certezze. Le condizioni meteo inoltre non aiutano.

L’assessore regionale al Turismo Lara Magoni invita però a non disertare la Valsassina e chiede agli sciatori di andare lo stesso ai Piani di Bobbio, un comparto che rischia di essere fortemente penalizzato dai disagi legati alla viabilità difficoltosa. "I primi dati sul turismo montano in Lombardia parlano di tutto esaurito ovunque – spiega –. I Piani di Bobbio e Valtorta hanno tutte le carte in regola per attrarre sciatori e turisti in gran numero". Lei stessa darà l’esempio: "Raggiungerò i Piani di Bobbio quanto prima per una bella sciata con gli amici: la frana e qualche minuto in più in auto non mi fermeranno di certo".