Coronavirus, tre positivi: casa di riposo sigillata a Perledo

In quarantena la struttura, proibito l’ingresso ai parenti: due ospiti e un assistente hanno il virus

Coronavirus, con la mascherina

Coronavirus, con la mascherina

Perledo (Lecco), 7 marzo 2020 - È allarme all’Istituto Sacra Famiglia di Perledo dopo che due ospiti e una assistente sanitario ausiliario sono risultati positivi al coronavirus. L’intera casa di riposo è stata sottoposta a quarantena ed è proibito l’ingresso ai parenti per evitare di diffondere il contagio, mentre i due anziani sono stati trasferiti all’ospedale. L’ingresso è consentito solo agli operatori sanitari muniti di guanti e mascherina, tutti gli ospiti e i dipendenti sono stati sottoposti al tampone e l’intera struttura si trova sotto quarantena. La misura di contenimento tuttavia potrebbe non bastare, l’Istituta Sacra Famiglia infatti ha una Rsa anche a Lecco e nelle scorse ore, come hanno fatto sapere i sindacati, ha diffuso un comunicato a tutti gli oltre 120 collaboratori per spiegare loro come comportarsi in caso di contatti con la collega contaggiata in lasso di tempo che va dal 16 febbraio al 1 marzo. 

L’incubo Covid-19 sta condizionando un po’ tutta la Valsassina dopo che si è diffusa la notizia che tra le persone contagiate c’è anche un’assistente sociale della Comunità Montana. Non va meglio nel resto della provincia dove ormai i casi di coronavirus sono saliti a una trentina. Dopo la vittima registrata a Calolziocorte, nella giornata di ieri sono raddoppiati i casi, in particolare sono stati registrati casi a Olgiate Molgora, Olginate, Cassago Brianza, Missaglia, Calolziocorte, Perledo, Bellano, Montevecchia, Vercurago, Suello e Civate. Proprio in quest’ultimo Comune, il sindaco Angelo Isella ha comunicato che è stato riscontrato un caso di positività al test da coronavirus, a seguito del quale sono stati attivati tutti i protocolli necessari riguardanti il sistema di prevenzione e controllo sanitario.

Il primo cittadino ha informato la popolazione che il contagio è avvenuto al di fuori dal paese e che la persona, risultata positiva al test, è curata e monitorata in una struttura ospedaliera fuori provincia e che è stata attivata la procedura per la prevenzione della diffusione del virus. Intanto in attuazione delle indicazioni operative diramate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione Civile, il prefetto di Lecco Michele Formiglio, ha costituito il Centro di Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), massimo organo di coordinamento delle attività di protezione civile in emergenza a livello provinciale, composto dai responsabili di tutte le strutture operative che operano sul territorio. Avrà il compito di implementare e dare impulso alle attività di prevenzione e contenimento della diffusione del Covid-19 coordinando le iniziative degli enti e delle strutture operative presenti sul territorio.