Paderno come Genova, un commissario straordinario al ponte San Michele

Nominato Maurizio Gentile, ad di Rfi: potrà ridurre i tempi del 50%

Il ponte di Paderno

Il ponte di Paderno

Paderno d'Adda (Lecco), 5 ottobre 2018 - Un commissario per gestire l’emergenza del ponte San Michele tra Paderno d’Adda e Calusco, proprio come quello per il Morandi di Genova. La nomina dovrebbe anzi essere inserita proprio all’interno dello stesso Decreto Genova, come proposto in un emendamento presentato dal parlamentari lecchesi e bergamaschi della maggioranza di Lega e Movimento 5 Stelle. «L’obiettivo è quello di velocizzare il più possibile i tempi dei lavori di manutenzione straordinaria per riaprire in fretta il San Michele», spiega il senatore del Carroccio Paolo Arrigoni, questore a Palazzo Madama e componente della Commissione Ambiente.

«È essenziale che la proposta presentata in Parlamento venga approvata, poiché la chiusura al traffico veicolare e ferroviario sta creando una vera e propria emergenza che mina l’economia nelle due province e sta provocando disagi incalcolabili a pendolari e automobilisti, con conseguente aumento delle spese e dei tempi di percorrenza stradale, oltre che del traffico e dell’inquinamento lungo i paesi rivieraschi che si affacciano sull’Adda». Il nome di chi dovrà ricoprire il ruolo c’è già, è quello dell’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile.

«L’utilizzo di poteri straordinari gli consentirebbe di ridurre la durata degli iter autorizzativi dei progetti per il ponte di almeno il 50%», prosegue Arrigoni. Il tempo del resto stringe, la situazione sta diventando insostenibile e rischiano di saltare tutti i collegamenti tra le province di Lecco, Monza, Milano e Bergamo in seguito la chiusura del San Michele. Dopo i militi di carico sul ponte di Brivio per scongiurare il rischio di chiudere anch’esso come quello di Paderno per l’aggravio di traffico derivante proprio dalla serrata del San Michele, da oggi, venerdì, per lo stesso motivo pure il ponte di Trezzo è off-limits per i mezzi che pesano più di 3,5 tonnellate, rispetto alle 35 attuali consentite. Significa che da lì dpossono passare solo motociclisti, automobilisti e autisti di furgoni guidabili con la patente B, mentre camionisti, autotrasportatori e conducenti di tir devono per forza passare dall’autostrada Milano–Bergamo, con ulteriore aggravio di costi tra casello e carburante. Questo pomeriggio riunione in prefettura a Bergamo con tutti i sindaci sull’emergenza San Michele.