Merate, aggredisce 4 carabinieri: marocchino condannato a lasciare l'Italia

Per 5 anni inoltre non potrà tornare nel nostro Paese

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Merate (Lecco), 25 giugno 2018 – Dovrà lasciare l' Italia e tornare nel suo Paese d'origine il marocchino 20enne che a inizio mese a Merate ha aggredito quattro carabinieri, distrutto una gazzella, danneggiato la Tac dell'ospedale San Leopoldo Mandic e importunato una coppia di commercianti del centro storico. Inoltre per i prossimi cinque anni non potrà più rimettere piede in Italia. Lo ha deciso lunedì mattina il giudice del tribunale di Lecco Enrico Manzi, che lo ha condannato a 9 mesi di carcere trasformati poi appunto al rimpatrio in Marocco e ad una sorta di Daspo nazionale. Tra l'altro il giovane nordafricano prima di essere arrestato l'ultima volta era già stato espulso due volte perché irregolare senza permesso di soggiorno, ma non aveva mai abbandonato Merate, dove era ospite di alcuni parenti connazionale che aveva chiesto pure loro di allontanarlo per il suo comportamento violento. Sulla vicenda era intervenuto via social anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: “Avrò cura di verificare che questo delinquente, appena uscito di galera, venga portato in un centro per i rimpatri e poi rispedito a casa”, aveva scritto in un post su Facebook.