Di cosa parliamo quando parliamo di capre

Quando qualcuno, sulla falsariga del celebre critico d'arte, vi apostrofasse con l’epiteto “capra, capra, capra!“, guardatelo pure con un sorriso, perché potrebbe avervi fatto un involontario complimento. Le capre infatti provano sentimenti e li comunicano. Ne parlano tra di loro. La  rivela l’Università Statale di Milano, che ha sottoposto all’ascolto, tramite microfoni ambientali, ben 350 capre di quattro fattorie. Giorno e notte per un anno e mezzo. Raccogliendone vocalismi per il dolore, richiami d’amore e belati di soddisfazione. Insomma, un autentico linguaggio, espresso a bocca aperta (se di disappunto) o chiusa (se di soddisfazione), a seconda dello stato d’animo. Dieci milioni di versi, registrati e catalogati. Non è ancora chiaro a cosa mirasse il progetto, se non ad aiutare gli allevatori a comprendere meglio i propri animali. E forse tutti noi a collocarci davanti a loro con uno sguardo diverso. L'archivio delle voci è pubblico e ne è sortita una app gratuita. Certo, l'etologia non è una scienza esatta, ma l’esegesi degli esseri umani risulta spesso ancora più intricata. Quindi, un sorriso ai nostri amici a quattro zampe.