Muro di Berlino, l'anniversario: 60 anni fa il mondo diviso tra Est e Ovest

E' stato simbolo della Guerra fredda fino al crollo del 9 novembre 1989 e la riunificazione della Germania

Il muro di Berlino

Il muro di Berlino

All'alba del 13 agosto 1961 Berlino si svegliò divisa tra Est e Ovest. Il primo segnale che qualcosa stava cambiando per sempre il volto della città (e dell'Europa) era arrivato alle 2 del mattino quando la polizia di Spandau avverte che un treno dell'S-Bahn, la metropolitana sopraelevata della capitale tedesca, è tornato indietro. "I passeggeri sono dovuti scendere, ed è stato restituito loro il biglietto". Da Alexander Platz, Erich Honecker, allora funzionario della Sed: nel giro di poche ore, le frontiere fra l'est e l'ovest della città, su ordine del presidente Walter Ulbricht, saranno sbarrate con del filo spinato. 

L'iconica foto della fuga del soldato
L'iconica foto della fuga del soldato

La decisione dei governi del patto di Varsavia di blindare l'area orientale della città, per evitare la fuga - 1,6 milioni di berlinesi avevano già lasciato l'est per l'ovest - divenne la rappresentazione tangibile della "cortina di ferro" teorizzata da Winston Churchill che divise il mondo nei due blocchi d'influenza sovietica e americana, durante la guerra fredda. Furono almeno 140 i cittadini dell'est morti nel tentativo di oltrepassare il Muro difeso dai cecchini dell'est. Qualcuno invece ci riuscì come Conrad Schumann, il primo poliziotto che ebbe l'ardire di saltare il filo spinato proprio il 15 agosto 1961. Aveva 19 anni, e la sua foto fece il giro del mondo. Iconica quanto quella tragica legata alla morte di Peter Fechter, il fuggitivo ferito e lasciato morire a Check Point Charlie, lasciando scioccati i berlinesi e il mondo intero, attonito di fronte a tanta brutalità. 

JFK

A dar man forte ai berlinesi ci pensò John Fitzgerald Kennedy durante il discorso tenuto a Rudolph-Wilde-Platz in occasione della visita ufficiale alla città goverrnata dal sindaco Willy Brandt. Il 26 giugno 1963, pochi mesi prima di essere assassinato, l'allora presidente degli Stati Uniti pronunciò la frase - "Ich bin ein Berliner" - considerata uno dei suoi migliori discorsi e un momento celebre della guerra fredda. Fu un grande incoraggiamento morale per gli abitanti di Berlino ovest, che vivevano in una enclave all'interno della Germania Est dalla quale temevano un'invasione. Parlando dal balcone del Municipio di Schöneberg  Kennedy disse: "Duemila anni fa l'orgoglio più grande era poter dire civis Romanus sum (sono un cittadino romano). Oggi, nel mondo libero, l'orgoglio più grande è dire 'Ich bin ein Berliner.' Tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso delle parole 'Ich bin ein Berliner!".

Check Point Charlie oggi
Check Point Charlie oggi

Check Point Charlie oggi ospita un museo nel quale si rievocano le avventure di tutti coloro che provarono a scappare: per vie sotterranee, nei bagagli, in volo. Storie di spie che hanno ispirato scrittori e registi. A cominciare da La spia che venne dal freddo, il film di Martin Ritt (1965) tratta dal romanzo omonimo di John Le Carré, ma anche Funerale a Berlino (1966) con Michael Caine. Nello stesso anno uscì anche Il sipario strappato diretto da Alfred Hitchcock.Più recenti invece Il cielo sopra Berlino (1987) diretto dal regista tedesco Wim Wenders, ma anche Good Bye, Lenin! (2003) che racconta il post-riunificazione delle due Germanie, Le vite degli altri (2006) diretto dal regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar che racconta il ruolo della Stasi, la polizia segreta della Germania dell’Est che, dal 1950 al 1989, costituì nella zona Orientale un rigido regime poliziesco sul modello del KGB dell’URSS.

 

Il 9 novembre 1989
Il 9 novembre 1989

Il crollo

Il muro di Berlino cadde 28 anni dopo, il 9 novembre 1989. Un evento dalla portata eccezionale che ha innescato una serie di trasformazioni geopolitiche epocali: dalla riunficazione dalla Germania, al disgregamento dell'Unione Sovietica e la fine della divisioni in blocchi figlia della Guerra fredda.