"INNOVARE È UNA SPINTA AD EVOLVERE"

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INNOVARE, secondo la Ibix di casa a Lugo di Ravenna, significa coniugare la versatilità delle proprie ricerche in tema di ingengneria industriale con la sostenibilità di un’azienda che opera in un ventaglio estremamente ampio di settori. Dalle costruzioni al restauro e dalla meccanica alla chimica, ma pure dall’energia alla nautica e all’alimentare, l’azienda fondata da Susanna e Caterina Giovannini (nelle foto), rispettivamente Ceo e presidente, applica esperienza e cura per l’ambiente alla pulitura aero-meccanica, al rivestimento e alla protezione di superfici metalliche ed edifici.

Che cosa significa per voi fare parte del novero delle ‘Imprese Vincenti 2021’?

"Siamo ovviamente felici, anche perché il segmento ricerca & sviluppo è davvero quello a cui teniamo di più, visto che il lavoro, in un territorio tanto portato a farlo, si traduce nel reperimento di soluzioni che servono a crescere. Un desiderio e una spinta a evolvere, insomma, che nascono sempre dal contatto con un cliente che ci chiede qualcosa che prima non c’era".

Quindi la filiera, una volta di più, lavora in sinergia. E come è cambiata negli ultimi 20 anni?

"Parlando di approccio di ricerca, le macchine sono diventate sempre più ‘user friendly’ e sempre più semplici e meno impattanti dal punto di vista della gestione da parte dell’operatore. Poi, chiaramente, c’è il capitolo 4.0, che ha giocato un ruolo fondamentale in ognuno dei settori nei quali lavoriamo, consentendoci di innovare controllando i costi".

Le vostre, però, restano macchine complesse, il cui uso necessita un processo formativo.

"Quello della formazione è uno dei capitoli centrali, tanto lato operatore quanto lato accompagnamento del cliente. Nonostante le attuali difficoltà in tema di spostamenti, infatti, il servizio di appoggio alla clientela che i nostri tecnici svolgono in tutto il mondo resta nevralgico e va oltre il mero utilizzo della macchina, spaziando dalle dimostrazioni preliminari alla predizione dei costi futuri e all’analisi delle opportunità di mercato che permetteranno di cogliere".

Vendete dalla Nuova Zelanda agli Usa e dall’India al Sudamerica. E la vostra Romagna?

"Parlando di rapporto col territorio cito due iniziative: la sponsorizzazione dell’acquisto di due mezzi di pubblica assistenza (Ausl e Auser) di Lugo e le attività di beneficenza locale che continuiamo a svolgere sia attraverso gli enti pubblici che attraverso gli enti ecclesiastici. Questo benché si venda in 40 Paesi e benché, ormai, siamo presenti con due sedi proprie in Germania e negli Stati Uniti".

Qual è il vostro vero punto di forza?

"Direi, su tutti, la reattività, che ci è peraltro stata riconosciuta da molti grandi e grandissimi player dell’universo Oil&Gas con i quali abbiamo collaborato. La ricerca e lo sviluppo li facciamo sul serio, partendo dal lavoro di 27 dipendenti qualificati e puntando su di una leadership tecnologica che tende a coniugarsi con la capacità di reagire prontamente alle nuove sollecitazioni dei mercati. Questo, nei fatti, si traduce in 12 tra brevetti e marchi registrati che fanno la nostra fortuna".

Lorenzo Pedrini