I meteoropatici

E' bastato un giorno. Nuvoloni. Vento. Dieci gradi alle 7 del mattino. Dopo una delle estati più calde di sempre, ieri Milano e la Lombardia si sono svegliate con l'autunno, nel senso del clima. Una mattinata di cielo (a dispetto delle previsioni) coperto e minaccioso. Un crollo termico di 10 e passa gradi in poche ore che, dopo mesi a lamentarci del caldo soffocante, avrebbe dovuto farci (tutti) rallegrare. E invece al bar, mentre gustava cappuccino e brioche prima di raggiungere l'ufficio, l'impiegata già si lamentava: "Che freddo stamattina! Speriamo passi", mentre su Facebook già qualcuno si augurava: "Torneranno il sole e l'estate!" postando foto di tramonti sul mare (estivo nauralmente). Per la serie non siamo mai contenti. Ah, un avviso: sabato e domenica sono previste piogge abbondanti al Nord. E nonostante, dopo uno dei periodi più siccitosi della storia, ci sia bisogno di precipitazioni come non mai, dopo 10 minuti ci sarà sicuro qualcuno che si lamenterà: "Questa pioggia ha già rotto". Non solo la pioggia, potrebbe aggiungere qualcun altro.