Il Festival di Locarno torna a brillare: appuntamento dal 4 al 14 agosto

In piazza Grande, con 209 titoli in concorso fra i quali i nostri Abel Ferrara e Angius

Laetitia Casta

Laetitia Casta

Milano - Si torna in Piazza Grande, lo schermo da trenta metri e il colpo d’occhio su una platea immensa sotto il cielo del lago di Locarno (dal 4 al 14 agosto), un’orchestra di film e incontri diretta dal neodirettore svizzero naturalizzato italiano Giona Antonio Nazzaro. Ridotta ad attività locale, praticamente mancata l’edizione 73 del nefasto 2020 (il numero 73 nella tombola significa "ospedale") con Locarno 74 si torna con entusiasmo a uno dei festival più importanti e amati d’Europa, amico di Milano e della Lombardia.

Tradizione di Locarno sono i premi destinati a personalità del cinema internazionale a cui dedicare omaggi e conversazioni col pubblico, e quest’anno Nazzaro ha raggiunto e superato lo standard: a Laetitia Casta, "che incarna un’idea di cinema modernissima e ambasciatrice ideale della nostra idea di cinema" va l’Excellence Award 2021 (consegnato domani in apertura), a John "Blues Brothers" Landis, il terremoto ironico del cinema e delle istituzioni americane, il Pardo d’onore (in chiusura, il 14 agosto), al direttore della fotografia Dante Spinotti il Pardo alla carriera (il 12), a Kasia Smutniak il Leopard Club Award (sabato 7). Sono 209 i titoli di questa edizione, divisi per sezioni e concorsi, ma prima di tutto va citata la retrospettiva inestimabile dedicata ad Alberto Lattuada, un atteso richiamo d’attenzione alla modernità di una filmografia della storia del cinema del dopoguerra, omaggio in collaborazione anche della Cineteca di Milano, di cui Lattuada fu fondatore con Luigi Comencini e Mario Ferrari. La giuria internazionale, dove figura l’italiana Isabella Ferrari, dovrà eleggere il miglior film tra 17 titoli da ogni continente, tra cui l’taliano "I giganti" di Bonifacio Angius e un Abel Ferrara noir, con "Zeros and ones", starring Ethan Hawks.

Come sempre il festival ruota intorno alle notti di Piazza Grande, la giuria più grande del mondo, visto che esprime un voto fino a 8000 spettatori a proiezione: tra i titoli, "Beckett", di Ferdinando Cito Filomarino, che porta a Locarno il protagonista, il rampollo John Washington (figlio di Denzel), i "100 minutes" del russo Gleb Panfilov, "Ida Red" di John Swab, con la Premio Oscar Melissa Leo, in tutto 14 film, tra cui sette prime mondiali. Nel pacchetto, come sempre le sezioni "Cineasti del presente", "Cineasti del domani" e "Open Doors Screenings" (il cartellone su https://www.locarnofestival.ch/it/LFF/home.html).

La prenotazione del posto per questa edizione è obbligatoria: per tutti, abbonati e accreditati. Si prenota solo online, dallo shop del sito o dall’app (provare per credere è un’app che funziona benissimo). Per quanto concerne Piazza Grande, Palexpo (FEVI) e la Rotonda si potrà accedere solo presentando il certificato Covid con la prenotazione del posto, mentre le altre sale cinematografiche sono gestite col controllo contact tracing, distanziamento e utilizzo di mascherine obbligatorio, semprecon prenotazione. E’ ormai un sistema a regime per i festival, e non solo, inaugurato l’anno scorso dall’unico in presenza dopo il lockdown, la Mostra di Venezia, modalità destinata a restare come nuova organizzazione digitale delle grandi manifestazioni.