Che bello Dylan secondo Bettye La Vette

Il canzoniere del Nobel diventa nero con la Regina del soul

Bettye La Vette (Ansa)

Bettye La Vette (Ansa)

Milano, 29 marzo 2018 - Una leggenda riconosce la leggenda. È il caso dell’icona soul Bettye La Vette, riscoperta nel terzo millennio, e Bob Dylan in “Things Have Changed” dove la Regina Nera rilegge il canzoniere folk rock di Bob dall’immortale “The Times They Are A-Changin” (1964) a “Ain’t Talkin’, epico finale dell’album “Modern Times” (2006). Capolavoro, come sottolinea il New York Times, di un’artista che ha frequentato in modo supefacente anche The Who, The Rolling Stones, Pink Floyd, con il timbro al femminile di Otis Redding. Per capire. Non a caso, quindi, ha fra i musicisti ospiti Keith Richards, chitarra aggiunta in “Political World” e “It Ain’t Me Babe”, e da New Orleans Trombone Shorty in “What Was It You Wanted”. Nella band guidata dal produttore e batterista Steve Jordan, già con Chuck Berry. La testa di Dylan, pancia e cuore di Bettye LaVette, canzoni ribaltate come una macchina che esce di curva nella notte. Ruvide e black. Suonano anche Lary Campbell alla chitarra, Pino Palladino al basso, Leon Pendarvis alle tastiere. Da ascoltare, amare e comprare.