Virus sinciziale, studio rivela tragico bilancio: morti 100mila bambini in un anno

I dati pubblicati sulla rivisita The Lancet: i più colpiti sono i piccoli sotto i 5 anni. Attualmente in corso sperimentazioni su diversi vaccini

Cos'è il virus sincinziale

Cos'è il virus sincinziale

Milano, 20 maggio 2022 - Il virus respiratorio sinciziale ha fatto oltre 100mila vittime in un anno (dati riferiti all'anno 2019) nei bambini sotto i 5 anni, il 97% delle quali nei Paesi a basso e medio reddito. Sono alcuni dei dati resi noti sulla rivista The Lancet, frutto di uno studio condotto tra Università di Edimburgo e dell'Università di Medicina di Nanjing, in Cina: si stima che l'infezione acuta delle basse vie respiratorie causata dal virus respiratorio sinciziale (Rsv) causi un decesso su 50 tra i bambini di età inferiore ai 5 anni e un decesso su 28 tra i bambini di età inferiore ai 6 mesi.

Virus sinciziale: i sintomi per cui preoccuparsi
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Tragico bilancio

Nel 2019, più di 100.000 decessi di bambini under 5 (di cui 26.300 in ospedale) sono stati attribuiti all'Rsv, e quasi la metà di questi (più di 45.000) si sono verificati in bambini di età inferiore ai 6 mesi. Per di più il virus sinciziale è responsabile di circa 3,6 milioni di ricoveri ospedalieri ogni anno e 33 milioni di episodi di infezione in bambini di età inferiore ai cinque anni. Per i bambini di età inferiore ai 6 mesi, nel 2019 si sono verificati a livello globale 6,6 milioni di episodi di infezione respiratoria acuta delle basse vie aeree associata a Rsv. Ci sono stati 1,4 milioni di ricoveri ospedalieri, 13.300 decessi ospedalieri e 45.700 decessi complessivi attribuibili all'Rsv in questa fascia d'età, pari a uno su 50, ovvero il 2,1% dei decessi annuali per qualsiasi causa.

Il 'legame' con il Covid

"Il virus sinciziale è la causa predominante di infezione respiratoria acuta delle basse vie aeree nei bambini piccoli - afferma Harish Nair, coautore del lavoro, dell'Università di Edimburgo - e le nostre stime aggiornate rivelano che i bambini di 6 mesi o ancora più piccoli sono particolarmente vulnerabili, soprattutto a seguito dell'aumento dei casi registrato con l'allentamento delle restrizioni Covid in tutto il mondo". Il problema, aggiunge, è sorto perché, proprio a causa delle restrizioni imposte, la maggior parte dei bambini nati negli ultimi due anni non è mai stata esposta all'Rsv e quindi non ha immunità contro questo virus.

Vaccino

Attualmente sono in corso di sperimentazione diversi vaccini contro questa malattia: secondo un recente studio pubblicato su Pnas il vaccino potrebbe essere somministrato già in gravidanza per proteggere il bambino dall'infezione sin dalla nascita.