L’avanzata della Russia in Ucraina è più lenta del previsto

La resistenza ucraina si è rilevata molto efficace, mentre l’esercito russo ha diversi problemi logistici. Tuttavia preoccupa il fronte meridionale

Zone dell'Ucraina occupate dalla Russia (28 febbraio)

Zone dell'Ucraina occupate dalla Russia (28 febbraio)

Dopo giorni di bombardamenti aerei e di artiglieria, la Russia ha invaso l’Ucraina concentrando l’attacco su Kiev, sull’Ucraina nord-orientale e sull’Ucraina meridionale. Finora, la resistenza ucraina ha respinto efficacemente i russi sia dalla capitale che da Kharkiv, la seconda più grande del Paese. Ma l’avanzata russa meridionale, dalla Crimea, rischia di tagliare fuori dai rifornimenti le forze ucraine che difendono il confine del Donbass. Ma andiamo con ordine.

In generale, l’invasione sta procedendo più lentamente e con più difficoltà del previsto, soprattutto a Kiev e Kharkiv. Secondo un’analisi dell’Institute for the Study of War, la Russia ha sottovalutato le forze avversarie: “Gli attacchi russi contro entrambe le città sembrano essere stati mal progettati ed eseguiti e hanno incontrato una resistenza ucraina più determinata ed efficace del previsto”, merito anche dell’inaspettato carisma e della leadership del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nel nord-est, in particolare, le forze russe stanno affrontando crescenti problemi di morale e di approvvigionamento, "probabilmente a causa di una scarsa pianificazione e di strutture di comando ad hoc”. Inoltre, la Russia ha sorprendentemente fallito nel guadagnare la superiorità aerea e nel mettere a terra l’aviazione ucraina. Quest’ultima continua di fatto a controllare i cieli, nonostante i ripetuti attacchi missilistici agli aeroporti da parte dell’artiglieria russa.

Le forze russe, di fronte al mancato crollo della resistenza, stanno ricalibrando le forze. Hanno sospeso l’attacco a Kiev e stanno ammassando nuove forze e rifornimento in vista – secondo gli esperti – di un nuovo massiccio attacco, aspettandosi un’intensa guerra urbana nei prossimi giorni.

Ma il pericolo maggiore viene dal fronte meridionale, dove la Russia è avanzata su tre direzioni con l’obiettivo di tagliare fuori dalle linee di rifornimento le forze ucraine che difendono il confine nel Donbass. Secondo gli analisti, “i leader ucraini potrebbero presto affrontare la dolorosa decisione di ordinare il ritiro di quelle forze e la cessione di più dell'Ucraina orientale”, oppure consentire che una grossa parte dell’esercito regolare “venga circondato e distrutto”.