Sottomarino scomparso in Indonesia: ancora 24 ore prima che l'ossigeno finisca

Continua la corsa contro il tempo per salvare i 53 membri dell'equipaggio che si trovano a circa 600/700 metri di profondità

Un militare davanti alle foto dei dispersi

Un militare davanti alle foto dei dispersi

Roma, 23 aprile - Intensificate le ricerche del  sottomarino indonesiano scomparso  scompasro due giorni fa al largo di Bali con 53 uomini a bordo inclusi il comandante e tre artiglieri mentre era impegnato in una esercitazione. Secondo quanto reso noto dalla Marina di Giacarta potrebbe trovarsi a 600/700 metri di profondità. I soccorsi hanno trovato un oggetto non identificato ad alto magnetismo in quella zona, che si spera possa essere il sottomarino, secondo quanto riporta Arab News. Ma si tratta di una profondità che rende estremamente difficili le operazioni di recupero anche perché il tempo a disposizione dei soccorritori è limitato. L'ossigeno all'interno del mezzo si esaurirà in 24 ore, fanno sapere dalla stato maggiore della Marina indonesiana. 

false

La Marina ha affermato di ritenere che il sottomarino sia affondato a una profondità di 600-700 metri, molto di più del limite di collasso del mezzo, stimato a 200 metri dalla Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering della Corea del Sud, che ha effettuato la manutenzione tra il 2009 e il 2012. Per Frank Owen, segretario del Submarine Institute of Australia, il sottomarino potrebbe trovarsi a una profondità troppo grande perché una squadra di soccorso possa operare. Tra sabato e lunedì dovrebbero arrivare sul posto navi di soccorso da Singapore e dalla Malesia. La Marina ha reso noto che anche Corea del Sud, Australia, Stati Uniti, Germania, Francia, Russia, India e Turchia hanno offerto assistenza.

Il Kri Nanggala-402 di fabbricazione tedesca ha perso i contatti con la terraferma nelle prime ore di mercoledì durante un'esercitazione militare.  "Stiamo schierando 21 navi da guerra, incluso un altro sottomarino, il Kri Alugoro", ha detto il portavoce delle forze armate Achmad Riad in una conferenza stampa, aggiungendo che le navi da guerra sono supportate da diverse navi civili, comprese quelle dotate di tecnologia sonar per rilevare oggetti in profondità e veicoli azionati a distanza.