Milano – Un posto ci sarebbe, il grande mausoleo firmato dall’artista Pietro Cascella nel giardino di villa San Martino ad Arcore, ma non sarà lì dove Silvio Berlusconi verrà seppellito. Per le sepolture private fuori dai cimiteri serve un’autorizzazione specifica da parte del Comune e il sindaco di Arcore Maurizio Bono ha spiegato che al municipio “non è arrivata alcuna richiesta”.
La richiesta del Famedio
Nonostante i funerali di Stato saranno celebrati tra poche ore in piazza Duomo non c’è ancora una conferma ufficiale sul luogo in cui l’ex premier verrà seppellito. Il posto più probabile è il Cimitero Monumentale di Milano, dove riposano i suoi genitori, Rosa e Luigi, morti nel 2008 e nel 1989. Forza Italia di Milano ha chiesto di riservagli un posto nel Famedio del cimitero cittadino, accanto alle personalità più illustri, ma nessuno si è ancora espresso sull’argomento.
Le ultime volontà
È probabile che la destinazione finale di Berlusconi sia scritta nelle sue ultime volontà, delle quali però ancora non si è ancora saputo nulla. L’ex premier aveva fatto costruire nel 1993 il grande mausoleo di Arcore proprio per accogliere i corpi suoi, dei suoi familiari ed anche degli amici: la tomba – che può accogliere fino a 36 loculi, disposti intorno ad una grande sepoltura centrale, la sua – però è finora rimasta vuota.
Il mausoleo
L’opera fu voluta da Berlusconi in seguito alla morte del padre, nel 1989, e per realizzarla venne ingaggiato l’amico scultore di fama mondiale, Pietro Cascella. “Non farmi una cosa mortuaria con i teschi e le felci”, disse allora l’imprenditore (in politica sbarcò solo nel 1993) all’artista.
La Volta Celeste
Il risultato fu la “Volta Celeste”, una rappresentazione astratta ispirata al progetto dello stesso Cascella per un monumento ad Archimede mai realizzato a Siracusa. Per realizzarla ci vollero oltre 100 tonnellate di marmo bianco fatto arrivare delle Alpi Apuane e quattro anni di lavori.