Satriano, ventenne muore sbranata da un branco di cani randagi

L'attacco è avvenuto mentre stava passeggiando con il fidanzato

Cani randagi

Cani randagi

Satriano (Catanzaro), 26 agosto 2021  - E' morta sbranata da un branco di cani randagi  mentre stava facendo una passeggiata in una pineta con il fidanzato. La vittima è una ventenne e la tragedia  è avvenuta a Satriano, centro della costa ionica Catanzarese.

La vittima si chiama Simona Cavallaro, figlia di un gioielliere di Soverato ed era giunta qualche ora prima con degli amici per una scampagnata nella zona di Monte Fiorino, nei pressi di un'area picnic. Poi assieme al fidanzato ha deciso di addentrarsi nei boschi circostanti dove entrambi sono stati assaliti da un branco di cani randagi che non hanno dato scampo alla ragazza. A nulla sono servite le urla e le richieste di aiuto della ragazza che circondata dai cani non è riuscita ad allontanarsi. Il fidanzato, invece, sarebbe riuscito a mettersi in salvo trovando riparo in un capanno poco distante.

Non si conoscono molti altri particolari anche perché il fatto è accaduto in una zona di montagna, ma da quel che si èpotuto apprendere, gli animali hanno aggredita la ragazza, che si era addentrata nella fitta vegetazione, azzannandola poi in parti vitali al punto da non poterle dare alcuna possibilità di fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e poi è giunto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro che si occuperà del coordinamento delle indagini. Sono in corso le operazioni per accalappiare i cani coinvolti nell'aggressione ed evitare ulteriori conseguenze. 

È toccato proprio ai militari il compito di informare del decesso i familiari della ragazza. Sotto shock gli amici della vittima che erano partiti con lei per trascorrere qualche ora in spensieratezza. La notizia della morte della ventenne si è subito diffusa a Soverato dove la vittima viveva con la famiglia. Sgomento, incredulità e costernazione i sentimenti prevalenti nella cittadina dello Ionio catanzarese tra le più frequentate mete turistiche della Calabria, tra le persone che conoscevano la vittima e i suoi familiari