Caso Maugeri, Formigoni in carcere a Bollate. Berlusconi: "Il miglior governatore"

Numerose le reazioni nel mondo politico, dopo la condanna dell'ex presidente della Regione Lombardia. Il sindaco Sala: "Sanità lombarda ancora da manuale Cencelli"

Roberto Formigoni e Silvio Berlusconi

Roberto Formigoni e Silvio Berlusconi

Milano, 22 febbraio 2019 - Roberto Formigoni è arrivato in carcere a Bollate, dopo la conferma in Cassazione - giovedì sera - della condanna per corruzione a 5 anni e 10 mesi. Il sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamanna ha firmato alle 9.30 di questa mattina l'ordine di esecuzione della pena per l'ex governatore e ad eseguire il provvedimento sono stati delegati i Carabinieri, che in effetti si sono presentati nell'ultimo domicilio per notificargli il provvedimento: ma nel frattempo, Formigoni si è costituito spontaneamente a Bollate. Numerose le reazioni nel mondo politico e tra gli amici dell'ex presidente della Lombardia.

SALA: "SANITA' LOMBARDA ANCORA DA MANUALE CENCELLI" - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, commentando la sentenza di condanna a 5 anni e 10 mesi per Roberto Formigoni ha detto: "Non saprei giudicare se la sentenza e' giusta o meno. Ovviamente la solidarietà umana senz'altro c'è. Quella è indiscussa". "Poi - ha proseguito il primo cittadino - credo che il giudizio politico su Formigoni sia complesso in un periodo cosi' lungo". "Umanamente - ha aggiunto Sala - per Formigoni dispiace, se dovessero dargli i domiciliari non saro' certo io a gridare allo scandalo". Sala ha poi proseguito senza tanti giri di parole: "Con la condanna definitiva dell'ex presidente Roberto Formigoni per il caso Maugeri-San Raffaele certamente si risolleva la questione della gestione della sanita'. Le regole che governano le scelte nella sanita' non sono cambiate: quello che vedo oggi nelle scelte della regione e' ancora un atteggiamento da manuale Cencelli, cioe' i partiti si stanno spartendo un'altra volta i ruoli nella sanità". Ma  chiarisce, non c'entra con la qualità del servizio. "Non sta a me criticare e non voglio criticare - ha detto - rimane il fatto che e' ancora una spartizione di potere tra i partiti". E l'attuale presidente della Regione, Attilio Fontana, per Sala "non sta dando segni di cambiamento, nel senso che i nomi che vedo venire avanti sono sempre nomi che e' evidentissimo che rispondono a un equilibrio tra le richieste di Forza Italia e quelle della Lega".

FONTANA: "SPAZZACORROTTI RISPOSTA SGANGHERATA" - Leggi come lo 'spazzacorrotti', ha aperto le porte del carcere a Roberto Formigoni, nonostante abbia più di 70 anni, "non sono sicuramente i sistemi per arrivare alla soluzione dei problemi che si riferiscono ai reati della pubblica amministrazione". Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, parlando della pena inflitta al suo predecessore per effetto della nuova legge anticorruzione. "Sono dell'opinione che certi eccessi siano risposte sgangherate a problemi seri" ha commentato Fontana. "Sono di professione avvocato e quindi garantista, credo che fare distinguo sia poco legittimo. Le condanne dovrebbero essere uguali per tutti i cittadini, non dovrebbero esserci dei percorsi privilegiati per qualcuno", ha concluso. 

BERLUSCONI: "IL MIGLIOR GOVERNATORE" - "Formigoni è stato il miglior governatore in assoluto di tutte le regioni italiane". Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a Cagliari per la giornata conclusiva della sua campagna elettorale. La condanna di Formigoni ripropone la sempre aperta questione giustizia? "E' una questione apertissima, ma su Formigoni dico solo che umanamente mi dispiace", ha replicato  Berlusconi. 

GELMINI: "GRANDE DOLORE" - Mariastella Gelmini, Capogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatrice regionale non nasconde il "dispiacere" per la condanna definitiva dell'ex presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. "Ho un grande dolore. Non conosco le carte del processo - ah spiegatoa margine dell'evento White Milano, nell'ambito della settimana della moda - ma conosco Formigoni, l'ho visto al lavoro e ho visto quanta passione, quanto impegno e quanto riformismo ha messo nella sua azione di governatore della Lombardia. Quindi spiace, addolora che una persona che ha ricoperto un ruolo importante per tutti noi, oggi si trovi in carcere". Quanto alla legge 'Spazzacorrotti', Gelmini non ha risparmiato critiche allargando il discorso a tutto l'operato del governo in materia di giustizia. "Rispetto alle politiche di questo governo, al netto del provvedimento sulla sicurezza e sulla legittima difesa non condivido nulla - dice - credo ci sia una approssimazione nei testi assoluta, vale per la riforma costituzionale ma anche per le proposte portate avanti in materia di giustizia con la fine della prescrizione e quindi il fine processo mai. Ritengo che l'approccio di questo governo in materia di giustizia sia sbagliato. Detto questo, rispettiamo la magistratura, le scelte che sono state fatte. Ma e' chiaro -ha ribadito- che per l'uomo Formigoni abbiamo un grande dolore".

GLI AMICI SUI SOCIAL - "Non si condanna una storia" è il claim postato sui social network da alcuni amici e sostenitori di Roberto Formigoni, dopo la notizia della sua condanna definitiva. "L'ho conosciuto quando era presidente della Lombardia e io ero sindaco di Magenta - ha spiegato il consigliere regionale di Noi per l'Italia Luca Del Gobbo - C'è grande amarezza per lui e per un modello vincente, quello della sussidiarietà, per noi e per il Paese". "La mia amicizia, stima e gratitudine per Roberto Formigoni resta immutata" ha scritto su twitter l'ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi definendolo un "bravissimo amministratore pubblico" che "ha trasformato la Lombardia nel modello di buon governo di cui milioni di cittadini oggi ancora godono i frutti". Lunghissimo il post affidato ai social dell'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo, che di Formigoni è stato strettissimo collaboratore: "Roberto Formigoni non è un corrotto! Non è un malfattore, un ladro, un poco di buono". "Formigoni - ha osservato - non è il capo di una banda di criminali semplicemente perché la Lombardia non è stata governata per 18 anni da un gruppo criminale, ma da un Presidente e intorno a lui da una squadra composta innanzitutto da cattolici che hanno preso sul serio la vocazione alla politica come forma più alta di carità". Un lavoro da parte dei cattolici che deve continuare anche per l'ormai ex governatore "per fare anche la sua parte".