Record di piste ciclabili in Lombardia, ma pochi percorsi nelle città: ecco la classifica

Entro il 2030: 438 milioni per realizzare itinerari protetti per le bici. Legambiente incalza: bisogna fare di più

Piste ciclabili

Piste ciclabili

La Lombardia, come del resto l’Italia, non è terra per biciclette. Nonostante il blasone sportivo che tuttora fa del ciclismo uno degli sport più popolari e il record nazionale di piste ciclabili (1.477 nella nostra regione), ancora troppo poche sono quelle attrezzate nelle grandi città. Certo le sorprese non mancano: ad esempio, in base all’ultima classifica di Legambiente, Mantova (al pari di Reggio Emilia) è la prima città italiana per chilometri di piste ciclabili in relazione al numero di abitanti, la seconda più virtuosa ma staccata di diverse posizioni in classifica è Sondrio, poi vengono Brescia, Pavia, Bergamo, Milano, Lecco, Monza, Varese e Como che si colloca tra le peggiori in Italia.

Volendo attribuire a questa classifica una valutazione simile a quella che si dà alle classi di consumo energetico degli elettrodomestici se Mantova si merita A+, Sondrio è B, Brescia C ma potrebbe arrivare ad A con le future piste in programma, Pavia è D e potrebbe salire a C, Bergamo E ma con le nuove ciclopedonali verrà promossa a C, Milano è E, Lecco, Varese e Monza F, mentre Como è in classe G. La miglior dimostrazione che occorre cambiare decisamente marcia e approfittare degli incentivi messi a disposizione dallo Stato per la costruzione di nuove piste ciclabili o ciclopedonali. Complessivamente, le risorse destinate alla realizzazione di piste ciclabili nelle aree urbane da qui al 2030 ammontano a 438 milioni di euro, di cui 141 ancora da assegnare, secondo le ultime stime del MIMS contenute nel Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana.

«Si tratta di una cifra del tutto insufficiente a compiere un salto di qualità nella mobilità dolce nelle nostre città e neppure comparabile con quanto, al contempo, si investe nel settore automotive: una cifra quasi 100 volte superiore – spiegano gli esperti di Legambiente –. Senza considerare i sussidi per benzina e gasolio". Per quanto riguarda invece le infrastrutture per la ciclabilità, la fonte principale di finanziamenti è al momento il Piano nazionale di ripresa e resilienza, con uno stanziamento complessivo di 600 milioni, dei quali 400 per le ciclovie turistiche e 200 per le ciclovie urbane. I capoluoghi di provincia italiani hanno una media di 2,8 km di ciclabili, ma in Lombardia attualmente a superare questa media sono Mantova, Brescia, Pavia, Bergamo e Milano: sembra tanto ma non è neppure lontanamente paragonabile alla media di capitali europee come Helsinki (20 chilometri), Amsterdam e Anversa (15 chilometri), Copegnaghen (9 chilometri).