Noemi Letizia e il "papi" a Berlusconi. "Io, violentata psicologicamente e anoressica"

Per le critiche e i commenti feroci dopo la visita di Berlusconi al suo compleanno "ho persino pensato al suicidio"

Noemi Letizia con i genitori e Berlusconi

Noemi Letizia con i genitori e Berlusconi

"Sono diventata anoressica, mi sono chiusa in casa. E un motivo c'è, no? Mi hanno violentata psicologicamente, chiamandomi prostituta a ogni angolo di strada, ma di cosa stiamo parlando?". Così Noemi Letizia torna a parlare, in un'intervista a Report in onda stasera su Rai3, del caso che l'ha vista protagonista nell'aprile 2009 quando festeggiò i suoi 18 anni e al compleanno, a Casoria, si presentò anche l'allora presidente del consiglio Silvio  Berlusconi.

"Io, tramite un percorso psicologico - racconta -, sono riuscita a scegliere la strada più lunga, ma avrei potuto anche scegliere l'altra strada, come tanta gente fa, no? (...) Togliermi la vita, ci ho pensato tante volte". Nell'intervista (un'anticipazione è stata pubblicata su Repubblica.it) si ricorda che la giovane raccontò di chiamare Berlusconi "papi". "Io chiamo 'papi' mio padre", dice ora Noemi Letizia. Anche Berlusconi? "Mi è stato detto di dire questa determinata cosa e quindi io l'ho detta". In realtà non lo chiamava così? "Ma no (...) Sono state dette tante cose, ci siamo attenuti a quanto ci hanno detto di dire e fare. La verità è tutt'altra roba".