La Germania ha sospeso ancora AstraZeneca, cinque morti dopo la vaccinazione

Le vittime sarebbero 4 donne e un uomo sotto i 60 anni. Per questo si è deciso di sospendere le vaccinazioni per effettuare approfondimenti per accertare eventuali correlazioni

Angela Merkel (Ansa)

Angela Merkel (Ansa)

Secondo il ministro della salute Karl-Josef Laumann (CDU), ci sono stati otto "incidenti gravi" dopo le vaccinazioni con il principio attivo AstraZeneca nel Nord Reno-Westfalia. Cinque persone sono morte, ha detto Laumann a Düsseldorf. Tutti avevano meno di 60 anni. Secondo il ministero i decsessi hanno riguardato quattro donne e un uomo. E' la notizia riportata dalla Bild, il popolare giornale tedesco che sta seguendo passo passo la vicenda legata alla sospensione del vaccino Astrazeneca in Germania per le persone sotto i 60 anni. Diversi Land tedeschi ieri avevano sospeso la somministrazione agli under 60 del vaccino AstraZeneca. Dopo Berlino anche Monaco di Baviera, così come gli stati di Brandeburgo e Nord Reno-Westfalia, smettono immediatamente di vaccinare con l'agente i minori di 60 anni. Una decisione poi estesa a tutta la Germania. Un nuovo stop dopo quello, che aveva coinvolto anche l'Italia e diversi Paesi Ue, di un paio di settimane fa. Ma poi l'Agenzia europea del farmaco, Ema aveva ridato il via libera alle vaccinazioni.

Lo stop della Germania

Ieri la città Stato (Land) di Berlino ha sospeso per precauzione le vaccinazioni con AstraZeneca per le persone sotto i 60 anni, mentre sono emersi nuovi casi di trombosi cerebrale nei cittadini che si sono sottoposti al vaccino.  "Stiamo temporaneamente interrompendo le vaccinazioni con AstraZeneca per gli under60", ha affermato la ministra per la salute di Berlino, Dilek Kalayci, citando "nuovi dati sugli effetti collaterali".  La ministra ha aggiunto che si tratta di una "misura precauzionale", mentre si attendono le raccomandazioni ufficiali da parte delle autorità sanitarie federali. Una decisione poi presa dai ministri della salute federale e statale che entrerà in vigore a partire da mercoledì e che riguarderà i cittadini under 60.

Per le persone sotto i 60 anni, la vaccinazione con AstraZeneca per i gruppi prioritari uno e due potrebbe essere proseguita anche dopo un "attento" consiglio medico, secondo la decisione di martedì. Questo dovrebbe essere fatto solo nelle pratiche generali.

Il Canada

Nelle scorse ore anche il Canada ha sospeso l'uso del vaccino anti-Covid di AstraZeneca per le persone sotto i 55 anni. Una decisione che segue le indicazione della Commissione nazionale sulle vaccinazioni che, nonostante sul territorio canadese non si siano verificati casi mortali, ha preso in considerazione i dati forniti dai vari Stati sugli effetti collaterali del vaccino.

I motivi

"Non abbiamo casi gravi di effetti collaterali a Berlino", ha spiegato Kalayci, sottolineando che chi ha ricevuto la prima dose ha una protezione molto buona.  Il Paul Ehrlich Institute (Pei), ente di controllo dei farmaci in Germania, ha riferito di 11 casi di trombosi in persone che avevano ricevuto AstraZeneca, ha rivelato lo Spiegel. Tutti i casi riguardano donne giovani o di mezza età, il che ha spinto diversi ospedali - incluso il rinomato Charité - a sospendere la somministrazione del vaccino anglo-svedese nelle donne sotto i 55 anni questa settimana.  I ministri regionali della Salute, secondo Kalayci, si riuniranno a breve per discutere della questione, mentre ieri il Canada ha raccomandato di non somministrare AstraZeneca agli under55 "in attesa di ulteriori analisi". In Francia l'uso di AstraZeneca è limitato agli over-55, mentre in Spagna agli under-65.

I giornali tedeschi

Intanto un'agenzia Ansa riporta la notizia che la commissione sui vaccini in Germania, Stiko, raccomanda la vaccinazione con AstraZeneca solo per le persone sopra i 60 anni. Lo riporta l'Augsburger Allgemeine, citato dal Guardian. Secondo la bozza delle raccomandazioni, il vaccino dell'azienda anglo-svedese può sempre essere somministrato a pazienti più giovani a discrezione del loro medico. Intanto il sito del giornale tedesco Bild riporta la notizia del "Congelamento delle vaccinazioni per AstraZeneca a Berlino, Monaco di Baviera, così come gli stati di Brandeburgo e Nord Reno-Westfalia, smettono immediatamente di vaccinare con l'agente i minori di 60 anni.Il senatore della salute di Berlino Dilek Kalayci (SPD) ha giustificato la decisione nella capitale. Gli appuntamenti corrispondenti nei centri di vaccinazione dovrebbero prima essere cancellati lì. Berlino vuole aspettare e vedere cosa dicono gli esperti (compresi quelli dell'Istituto Paul Ehrlich) e quale sarà il risultato delle deliberazioni a livello federale", si legge sulla Bild.

La Merkel incontra il ministro

Dopo lo stop dell'uso del vaccino Astrazeneca per le persone sotto i 60 anni deciso da Berlino e Monaco, ieri sera Angela Merkel discuterà della questione con il ministro della Sanità Jens Spahn ed i primi ministri degli Stati federali. La riunione avverrà dopo quella, iniziata alle 18, di Spahn con i responsabili della Sanità dei diversi Lander.  Il premier della Bavaria, Markus Söder, ha lamentato il fatto che"con Astrazeneca sembra che un nuovo problema debba presentarsi ogni giorno, ed onestamente si ha la sensazione che questa sia la percezione anche dell'opinione pubblica", secondo quanto riporta il sito Deutsche Welle.

La Commissione vaccini tedesca

«Dopo diverse consultazioni la Stiko (Commissione permanente tedesca sui vaccini) ha deciso a maggioranza di raccomandare il vaccino AstraZeneca solo per le persone di 60 anni e più, sulla base dei dati attualmente disponibili sul verificarsi di effetti collaterali tromboembolici rari ma molto gravi»: è quanto scrive in un comunicato la Commissione permanente tedesca sul sito del Robert Koch Institut.

La risposta di AstraZeneca

La decisione presa dalla Commissione permanente tedesca per i vaccini (Stiko) merita "rispetto", ma il siero sviluppato da AstraZeneca è stato giudicato sicuro da altri organismi sanitari e "la sicurezza dei pazienti resta la massima priorità dell'azienda". Così la compagnia farmaceutica anglo-svedese ha risposto alla decisione della Germania di sospendere la somministrazione del suo vaccino negli under 60.  Le indagini delle autorità regolatorie per i vaccini britanniche ed europee "non sono state in grado di stabilire una relazione causale tra il vaccino e gli eventi di coagulazione", ha dichiarato AstraZeneca in una nota inviata all'agenzia Dpa.  "Le autorità regolatorie del Regno Unito, dell'Unione Europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno concluso che i benefici dell'utilizzo del nostro vaccino per proteggere le persone da questo virus mortale superano significativamente i rischi in tutte le fasce di età adulta", ha affermato la società, sottolineando che il rapporto rischi-benefici del vaccino è stato "ribadito nell'aggiornamento mensile dell'Ema sulla sicurezza" pubblicato martedì".

Il parere di Pregliasco

"Mi sembra non condivisibile la decisione tedesca" di sospendere le vaccinazioni anti-Covid con il siero di AstraZeneca negli under 60, fascia d'età in cui si concentra la maggior parte dei casi di trombosi rare segnalate dopo la somministrazione del prodotto. E' una misura che "crea ulteriore confusione", dice all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano. Secondo l'esperto, la scelta della Germania non dovrebbe essere seguita: "L'Italia segua l'Ema", esorta. "L'Agenzia europea del farmaco ha detto che il vaccino di AstraZeneca si può usare dai 18 anni all'infinito", ricorda il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi.  "Ci sono delle trombosi" registrate in concomitanza con la somministrazione, "ma ad oggi scientificamente non correlate", ribadisce il virologo insistendo sul legame temporale e non causale tra vaccinazione e forme tromboemboliche rare segnalate. "Sono manifestazioni rarissime - puntualizza - e comunque rientrano in un discorso di rapporto rischio-beneficio, che in questo momento risulta assolutamente in favore della vaccinazione".  Sono giuste "la precauzione, l'attenzione e la trasparenza, ma comunichiamo bene", è l'appello di Pregliasco. L'Ema si è espressa, l'Aifa pure e questo secondo il medico "deve essere chiaro".