Lombardia zona gialla, è conto alla rovescia. Regole più soft per i cittadini: ecco quali

Meno di 48 ore alla promozione. Cambiano i divieti sugli spostamenti, i ristoranti e i negozi. Resta sempre il coprifuoco dalle 22 alle 5

La Lombardia teme un Natale in giallo

La Lombardia teme un Natale in giallo

Milano, 11 dicembre 2020 - La Lombardia inizia a respirare aria di libertà: mancano poco meno di 48 ore al passaggio dalla zona arancione a quella gialla. Oggi, il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà il provvedimento che domani sarà pubblicato e domenica  13 dicembre entrerà in vigore.  "Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio", ha detto il governatore della Regione Attilio Fontana, sottolineando di "continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus". "Ho parlato con il ministro Speranza poco prima delle 20 e mi ha ribadito che il Cts è un po' in ritardo ma che comunque avrebbe firmato l'ordinanza prima della mezzanotte in modo da poter pubblicare il provvedimento domani e poterlo far entrare in vigore da domenica mattina - ha detto Fontana in serata -. Sono tranquillo, è una questione di carattere formale del Cts che sta andando un po' lungo". 

Con il passaggio in zona gialla, la Lombardia adotterà regole più soft rispetto a quelle che hanno caratterizzato l'ultimo periodo. Nella zona gialla è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino anche all'interno del proprio comune. Le eccezioni sono rappresentate da motivi di lavoro, necessità e salute e vanno documentate con l'autocertificazione. E' consentito spostarsi in un'altra regione in zona gialla, mentre sono necessarie ragioni specifiche - comprovate da autocertificazione - per raggiungere una regione arancione o rossa. A scuola, si prosegue con la didattica a distanza per le superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell'infanzia, elementari e medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18. L'asporto è consentito fino alle 22, non ci sono restrizioni per la consegna a domicilio. I centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacia, parafarmacie, punti vendita di beni alimentari, tabaccherie ed edicole. Restano chiuse piscine, palestre, teatri e cinema. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione del trasporto scolastico. Saracinesche giù per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine. Attività ferme anche nei bar e nelle tabaccherie.

Zona gialla: cosa si può fare e cosa no

Ma i lombardi non guardano solo a domenica. Sono anche in attesa della decisione del Governo riguardo gli spostamenti tra piccoli Comuni a Natale e nei giorni clou delle festività.  La riflessione aperta da Conte potrebbe portare a modificare il decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano gli spostamenti. La partita si giocherà nel week end. Il tema è stato oggetto di una riunione dei capigruppo parlamentari ieri mattina al Senato. Attualmente vige il divieto di uscire dal proprio Comune in cui ci si trova per i giorni del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio. Favorevoli a una modifica sia il Pd sia Italia Viva, oltre ovviamente alla Lega. Restano tiepidi M5s e Leu, anche se il ministro Luigi Di Maio si augura "che si metta mano a questa cosa, perché la mobilità tra i piccoli Comuni sia assicurata". Anche Fdi spinge per la modifica delle regole.