L'Aquila: papa Francesco alla Perdonanza Celestiniana. Che festa è e cosa si celebra

L'evento religioso è giunto alla sua 728esima edizione. Per i fedeli è possibile ottenere l'indulgenza plenaria

Perdonanza Celestiniana (Archivio)

Perdonanza Celestiniana (Archivio)

Papa Francesco è all'Aquila, capoluogo dell'Abruzzo, per la Perdonanza Celestiniana. Il pontefice è arrivato in Abruzzo con l'elicottero e ha tributato il suo omaggio alle genti colpite dal sisma del 2009, ricordando la "loro testimonianza di fede", pur nel dolore di una prova così difficile da sopportare. Ha anche voluto soffermarsi sulla ricostruzione post-terremoto, affermando che nella rivitalizzazione del territorio "le chiese meritano un'attenzione particolare". Poi ha dedicato un passaggio del suo discorso, pronunciato da piazza Duomo, alla situazione nelle carceri italiane dove, ha detto Francesco, "ci sono ancora troppe vittime".

Cos'è la Perdonanza Celestiniana

Si tratta di un evento storico-religioso che si tiene annualmente all'Aquila il 28 e 29 agosto. Questa è la sua 728esima edizione. La celebrazione fu istituita da papa Celestino V nel 1294 con l'emanazione della Bolla pontificia Inter sanctorum solemnia (detta anche Bolla del Perdono), con la quale concesse l'indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, fosse entrato nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29. L'evento è da considerarsi addirittura un precursore del Giubileo universale della Chiesa cattolica istituito da papa Bonifacio VIII nel 1300. La cerimonia religiosa è stata nel tempo accompagnata da numerose altre manifestazioni di carattere civico e storico, che si svolgono durante tutta l'ultima settimana di agosto. La ricorrenza è "Patrimonio d'Italia per la tradizione" dal 2011 ed è stata iscritta nella "Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità" dell'Unesco nel 2019.

Come si svolgono le celebrazioni

L’accensione e la discesa del “Fuoco del Morrone” dall’eremo celestiniano di Sulmona di un centinaio di fiaccole, guidata da tedofori del “movimento celestiniano” dà avvio al “Cammino del Perdono”, tradizionale itinerario segnato dall’accensione di un tripode in ognuno dei 23 paesi coinvolti, e dalla firma apposta da ogni sindaco su una pergamena che richiama i valori simbolici della storica bolla. L’aggregazione numerosa e collettiva - si legge sul sito del ministero dei Beni Culturali - termina all’Aquila con l’accensione dell’ultimo tripode il 23 agosto che rimane ardente fino al 29 agosto.

Preceduti da circa 1.000 persone della società civile (autorità, rappresentanze locali e straniere), tamburi, chiarine, e sbandieratori, animano e cadenzano il “Corteo” di circa 1000 cittadini con costumi storici della tradizione che accompagnano tre personaggi principali: “Dama della Bolla”, “Giovin Signore”, “Dama della Croce” che simbolizzano i valori tradizionali della Festa: accoglienza, solidarietà e pace. La rituale lettura pubblica della “ storica Bolla” fatta dal sindaco dell’Aquila, anticipa l’apertura della cosiddetta “Porta Santa” della Basilica di Collemaggio e il suo attraversamento collettivo rituale (primo evento storico giubilare).

La festa termina il 29 agosto con la chiusura della Porta, con il corteo che riaccompagna la Bolla alla sede municipale e con lo spegnimento del tripode in centro storico.

Come si ottiene il perdono

Al termine del suo discorso sul sagarato il papa sarà alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio per aprire la Porta Santa. Da quel momento chiunque - pentito e confessato e accostandosi alla comunione e recitando il Credo, il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Gloria al Padre, secondo le intenzioni del Papa - potrà ottenere l'indulgenza plenaria concessa da Celestino V con la bolla Inter sanctorum solemnia.