Falsi casting cinematografici per abusare ragazze: arrestato 48enne a Milano

L'indagine è scaturita dalla denuncia di una delle vittime. Almeno tre i casi accertati

Le volanti in uscita

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Milano, 16 dicembre 2020 - Organizzava falsi casting per aspiranti attrici per poi abusare di loro. Per questo, gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 48enne italiano con precedenti per truffa, appropriazione indebita, documenti falsi e violenze sessuali. L'attività di indagine che ha portato al provvedimento restrittivo è scaturita dalla denuncia, lo scorso 11 luglio, di una ragazza da poco maggiorenne. La giovane aveva segnalato che, convocata telefonicamente da un uomo per un casting per aspiranti attrici dedicato alla produzione di  un film dal titolo "la forza dell'Amore", al quale si era iscritta attraverso un sito che faceva capo all'agenzia "Trend Communications", era stata vittima in quella sede di abusi sessuali da parte dell'uomo che le si era presentato come il responsabile dei casting.

Le indagini, oltre a permettere l'identificazione dell'uomo, hanno portato all'individuazione di almeno altre tre vittime dello stesso reato: si tratta di ragazze tra i 23 e i 29 anni, dalla cui testimonianza è emerso che l'arrestato aveva abusato di loro con il pretesto di un finto casting cinematografico per la produzione dei film "Un gioco pericoloso" e "Miele amaro". 

Un primo appuntamento in un albergo, un secondo in un fast food e poi il terzo provino in un appartamento a Milano, quando scattavano gli abusi sessuali nei confronti delle aspiranti attrici. Era questo, come emerge dall'ordinanza firmata dal gip Livio Cristofano, il "modus operandi" del 48enne che ha ricevuto in carcere a Regina Coeli la notifica della nuova misura cautelare, perché era già stato arrestato lo scorso agosto, nell'ambito di un'inchiesta dei pm di Roma, per violenze sessuali nei confronti di altre 8 ragazze con lo stesso schema di finti casting per film che non sarebbero mai stati realizzati. Nell'ordinanza, notificata nell'indagine del pm di Milano Giovanni Tarzia, viene contestato il pericolo di reiterazione del reato, perché l'uomo, se tornasse libero, potrebbe commettere altre violenze. Le indagini della Procura di Milano riguardano quattro casi di abusi nei confronti di altrettante ragazze e rappresentano il filone milanese dell'inchiesta principale scattata a Roma nei mesi scorsi.