Covid, Gimbe: oltre 4 milioni senza terza dose. Perché con Omicron può essere un problema

Il loro numero è raddoppiato nell'arco di un mese. Sono 6,7 milioni gli italiani che non hanno ricevuto neppure la prima somministrazione

Variante Omicron

Variante Omicron

Milano - Mentre si stringono le maglie della sorveglianza su un altro virus (il già noto vaiolo delle scimmie) che a detta degli esperti non rischia di dar luogo a una pandemia, il coronavirus, responsabile della pandemia che ha cambiato le nostre vite per due anni, continua a battere in ritirata. A cominciare dalle scuole: l’ultimo monitoraggio dell’assessorato al Welfare sugli istituti della Lombardia, relativo alla scorsa settimana, certifica un calo ulteriore dei contagi in tutte le fasce d’età rispetto alla settimana precedente, che per i più piccoli arriva a sfiorare il 50%: tra i bimbi sotto i due anni le nuove infezioni scoperte in sette giorni passano da 758 (la settimana precedente) a 477, nell’età da scuola d’infanzia da 672 a 355, alle elementari da 1.964 a 1.063, alle medie da 1.414 a 942, alle superiori da 1.854 a 1.354. L’incidenza (cioè i nuovi casi settimanali ogni centomila ragazzi) spazia da 139 per i bimbi di 3-5 anni a 320 per gli 11-13 enni. Ad eccezione dei ragazzi delle medie, sono numeri che sull’intera popolazione lombarda (l’incidenza ieri era a 212) non si erano visti prima dell’ulteriore calo dei contagi questa settimana.

Bollettino Covid

Ieri in Italia erano ancora in calo i nuovi casi di Covid-19: 22.438 identificati con 220.101 tamponi processati e per un tasso di positività pari a 10,19%. I decessi ieri erano 114 per un totale di 166.264 da inizio pandemia. Tra le Regioni, il maggior numero di casi si era in Lombardia (2.874), a seguire Lazio (2.436) e Campania (2.354). Gli attualmente positivi erano 792.583 di cui 786.343 isolati a casa, 271 nelle terapie intensive (-15) e 5.969 (-271) ricoverati nei reparti ordinari. I guariti in 24 ore erano 40.323 per un totale di 16.353.585 da inizio pandemia.

In 6,8 milioni senza vaccino

Al 25 maggio, l'88,1% della platea (50.781.147) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+5.334 rispetto alla settimana precedente) e l`86,5% (n. 49.892.834) ha completato il ciclo vaccinale (+9.592 rispetto alla settimana precedente).  Ma nella settimana 18-24 maggio - secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe - si riduce ulteriormente il numero di nuovi vaccinati: 4.280 rispetto ai 4.723 della settimana precedente (-9,4%). Di questi il 41,6% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.781, con una riduzione del 3,3% rispetto alla settimana precedente. Continua a scendere tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 994 (-12,9% rispetto alla settimana precedente).  Al 25 maggio, sono 6,87 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui: 4,01 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7% della platea con nette differenze regionali: dal 4% della Provincia Autonoma di Trento al 10,2% della Calabria; 2,86 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 5% della platea con nette differenze regionali: dal 3% del Molise al 10,6% della Provincia Autonoma di Bolzano. 

Il booster manca per 4 milioni di persone

Al 25 maggio (aggiornamento ore 06.17) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.575.208 dosi: 1.390.685 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.264.724 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38% con nette differenze regionali (dal 20,7% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,7% della Puglia).  Al 25 maggio (aggiornamento ore 06.17) sono state somministrate 39.538.731 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 7.465 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (n. 47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell`82,9% con nette differenze regionali: dal 77,2% della Sicilia all`86,9% della Valle D'Aosta. Sono 8,16 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster.  "In meno di un mese - puntualizza Cartabellotta - le persone candidate a ricevere subito la dose booster sono più che raddoppiate (da 1,83 milioni il 28 aprile a oltre 4 milioni il 25 maggio) in quanto trascorsi 120 giorni dal completamento del ciclo primario o dalla guarigione dopo il ciclo primario. In tal senso, considerato l`attuale stallo della campagna vaccinale, nelle prossime settimane aumenterà ulteriormente la popolazione suscettibile, vista la limitata efficacia della vaccinazione con due dosi nei confronti della variante Omicron"

Efficacia

I dati dell`Istituto Superiore di Sanità dimostrano infatti che: l`efficacia sulla diagnosi rimane sostanzialmente stabile dal 44% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 45,9% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire al 57,6% dopo il richiamo; l`efficacia sulla malattia severa rimane sostanzialmente stabile dal 70,8% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 71,5% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire all`87,8% dopo il richiamo. Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d`età si riduce l`incidenza di diagnosi (del 14,7-48,5%): fanno eccezione la fascia 5-11 anni per la quale le diagnosi tra i vaccinati segnano un +35,3% rispetto ai non vaccinati e la fascia 40-59 con un +4%. In tutte le fasce di età si riduce soprattutto l`incidenza di malattia grave (del 24,6-78,6% per ricoveri ordinari; del 46,4-80,2% per le terapie intensive) e decesso (del 44,3-100%).