Covid, la strage silenziosa: in Lombardia 41mila vittime, 500 al mese fra maggio e luglio

La contabilità del SarsCov2: come se fosse sparita una città. Ma l’82% dei decessi risale a prima dell’arrivo del siero. I primi sei mesi del 2020 portarono via 17mila persone

Milano - Più di 41 mila lombardi sono morti da positivi al coronavirus in due anni, quattro mesi e tre settimane di pandemia. Per fare un paragone, sono pari al doppio degli abitanti che un comune italiano deve contare per esser considerato «medio»; o è come se una cittadina delle dimensioni di Rozzano, nell’hinterland milanese, fosse stata spazzata via quasi per intero. Coi 15 decessi registrati ieri, la Lombardia è arrivata a 41.003 vittime del Covid dal 20 febbraio del 2020; le ultime mille in due mesi e dieci giorni, dato che quota 40 mila era stata superata lo scorso 2 maggio. 

Nonostante l’ondata estiva in corso, trascinata dalle contagiosissime versioni 4 e, soprattutto, 5 della variante Omicron del Sars-CoV-2, non c’è un’accelerazione, dato che le mille vittime precedenti s’erano contate in un mese e mezzo, dalle 39 mila del 17 marzo. E soprattutto se si considera che i primi 17 mila morti - il 41,5% di quanti se ne siano contati in tutta la pandemia - risalgono alla prima metà del 2020: uccisi in poco più di quattro mesi dall’impatto tremendo del primo focolaio del virus di Wuhan in Occidente, deflagrato tra il Lodigiano e la Bergamasca l’ultima settimana di febbraio. I lombardi avrebbero dovuto affrontare altre due ondate pandemiche di fatto senza lo scudo dei vaccini: la seconda in autunno e la terza in primavera, quando l’antiCovid arrivava ancora in quantità scarse e a singhiozzo. L’82% degli oltre 41 mila lombardi vittime del Covid (33.637) è morto prima del 2 giugno 2021, quando la campagna vaccinale «massiva» entrava nel vivo con l’estensione a tutti i maggiori di 12 anni. 

Tre varianti «dominanti» e sempre più contagiose dopo (Alpha, Delta e Omicron, senza contare le sottovarianti), al picco di un’inedita ondata estiva che ieri ha registrato 20.201 nuovi contagiati con quasi 80 mila tamponi in ventiquattr’ore, (uno su quattro positivo), negli ospedali lombardi ci sono 36 persone in rianimazione Covid e altre 1.383 positive nei reparti; più di metà, però, ricoverate per altre patologie.